Vaccino contro il virus Ebola: iniziati gli studi di fase 1 per il vaccino cAd3 di GSK-NIAID
Con l'epidemia del virus Ebola in Africa occidentale in continua crescita, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ) ha convocato una riunione urgente il 29 e il 30 settembre a Ginevra ( Svizzera ) con l’obiettivo di valutare gli sforzi in corso per produrre vaccini sicuri ed efficaci contro il virus Ebola.
Sono stati discussi due candidati vaccini: cAd3-EBOV ( cAd3 ) della GlaxoSmithKline ( GSK ) e del National Institute of Allergy and Infectious Diseases ( NIAID ), e rVSVdeltaG-EBOV-GP ( rVSV ) di NewLink Genetics e Public Health Agency of Canada ( PHAC ).
Diversi altri candidati vaccini sono in fase di sviluppo ancora più precoce.
Studi di fase 1 riguardanti il vaccino cAd3 sono iniziati negli Stati Uniti e nel Regno Unito; sono stati programmati studi con rVSV.
Entrambi i candidati vaccini hanno dimostrato il 100% di efficacia in studi nei primati non-umani.
Gli studi di fase 1 per la valutazione dei due vaccini utilizzano modelli dose-risposta e sono strutturati in modo da determinare il livello di immunità umorale e cellulare che può essere indotta.
Il titolo anticorpale minimo necessario per conferire protezione nell'uomo non è noto.
A causa del piccolo numero di partecipanti, questi studi, forniranno solo dati sugli eventi avversi comuni.
Il vaccino cAd3 è in fase di sperimentazione sia nella forma bivalente sia in quella monovalente; la forma monovalente si basa sul ceppo Zaire del virus Ebola, che è la causa dell'attuale epidemia nell'Africa occidentale, mentre la forma bivalente comprende anche il ceppo Sudan del virus.
La forma monovalente sarà valutata in uno studio randomizzato, in aperto che coinvolge 60 volontari adulti che riceveranno il vaccino a tre diverse dosi: 1 × 10(10) vp; 2.5 × 10(10) vp; 5 × 10(10) vp.
La forma bivalente sarà valutata in uno studio randomizzato, in aperto, con il coinvolgimento di 20 volontari adulti che riceveranno il vaccino in due dosi diverse: 2x10(10) PU; 2x10(11) PU.
Entrambi gli studi valuteranno la sicurezza, gli effetti collaterali, e l'immunogenicità, compresa la risposta anticorpale misurata mediante saggio immunoenzimatico ( ELISA ) e saggi di neutralizzazione, e la risposta immunitaria delle cellule T, misurata dalla colorazione intracellulare delle citochine.
I risultati di immunogenicità dello studio riguardante rVSV saranno confrontati con quelli ottenuti con il vaccino GSK-NIAID.
Qualora i risultati di fase 1 fossero favorevoli, gli studi di fase 2a dovrebbero essere condotti in Africa, ma al di fuori della attuale zona di epidemia di Ebola, e dovrebbero procedere in parallelo con studi di fase 2b condotti in popolazioni esposte.
Questo approccio fornirà dati robusti di efficacia e sicurezza nel più breve tempo possibile.
I risultati degli studi di fase 2a in popolazioni non-esposte fornirebbero informazioni sull'uso di questi vaccini in ampie popolazioni, compresi i bambini e le persone che sono HIV-positivi.
Gli studi di fase 2b in popolazioni esposte potrebbero arruolare le persone che sono a più alto rischio di malattia da virus Ebola.
Anche qualora, negli studi di fase 1, venisse dimostrata un'adeguata sicurezza e immunogenicità, i vaccini non saranno disponibili in quantità significative fino al primo trimestre del 2015.
Inoltre, anche se si dovesse produrre un vaccino efficace, non è detto che la sua efficacia sia al 100%. Il vaccino, pertanto, potrebbe non essere in grado di arginare l'attuale epidemia. ( Xagena2014 )
Kanapathipillai R et al, N Engl J Med 2014; Epub ahead of print
Inf2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza
Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...
Conservazione del sito di legame di Nirsevimab nella glicoproteina di fusione del virus respiratorio sinciziale in tutto il mondo tra il 1956 e il 2021
Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...
Arexvy, vaccino per proteggere dalla malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale
Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...