Erlotinib da solo o con Carboplatino e Paclitaxel nei pazienti con adenocarcinoma polmonare che non avevano mai fumato o erano stati fumatori leggeri
Erlotinib ( Tarceva ) è clinicamente efficace nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con adenocarcinoma, che non hanno mai fumato o sono stati fumatori leggeri o hanno tumori con EGFR mutato.
Uno studio ha valutato l’efficacia di Erlotinib da solo o in combinazione con chemioterapia in pazienti con tali caratteristiche.
Pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule in stadio avanzato ( adenocarcinoma ), naive al trattamento con inibitore tirosin-chinasico del recettore del fattore di crescita epidermico e chemioterapia, che non avevano mai fumato o erano stati fumatori leggeri ( più di 100 sigarette e un numero uguale o inferiore a 10 anni-pacchetto e che avevano smesso da uno o più anni ) sono stati assegnati in maniera casuale a Erlotinib come somministrazione continua oppure Erlotinib in combinazione con Carboplatino e Paclitaxel ( regime ECP ) per 6 cicli seguiti da Erlotinib da solo.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione.
La sopravvivenza libera da progressione è risultata simile ( 5.0 vs 6.6 mesi; P=0.1988 ) in pazienti assegnati in maniera casuale a Erlotinib da solo ( braccio A; n=81 ) o a Erlotinib in combinazione con Carboplatino e Paclitaxel ( braccio B; n=100 ).
L’analisi di mutazioni in EGFR è risultata possibile nel 91% ( 164 su 181 ) dei pazienti, e mutazioni in EGFR sono state identificate nel 40% ( 51 su 128 ) delle persone che non avevano mai fumato e nel 42% ( 15 su 36 ) degli ex fumatori.
Nel braccio A, il tasso di risposta ( 70% vs 9% ), la sopravvivenza libera da progressione ( 14.1 vs 2.6 mesi ) e la sopravvivenza generale ( 31.3 vs 18.1 mesi ) sono risultati a favore dei pazienti con EGFR mutato.
Nel braccio B, il tasso di risposta ( 73% vs 30% ), la sopravvivenza libera da progressione ( 17.2 vs 4.8 mesi ) e la sopravvivenza generale ( 38.1 v 14.4 mesi ) sono risultati a favore dei pazienti con EGFR mutato.
L’incidenza di tossicità di grado da 3 a 4 ematologica ( 2% vs 49%; P inferiore a 0.001 ) e non-ematologica ( 24% vs 52%; P inferiore a 0.001 ) è risultata maggiore nei pazienti trattati con Erlotinib in combinazione con Carboplatino e Paclitaxel.
In conclusione, Erlotinib ed Erlotinib più chemioterapia hanno mostrato efficacia simile in popolazioni clinicamente selezionate di pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio avanzato.
Mutazioni in EGFR identificano i pazienti con maggiore probabilità di trarre beneficio dal trattamento. ( Xagena2012 )
Jänne PA et al, J Clin Oncol 2012; 30: 2063-2069
Onco2012 Pneumo2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Trastuzumab più Gemcitabina-Cisplatino per adenocarcinoma delle vie biliari HER2-positivo naive-al-trattamento: studio TAB
La sovraespressione del recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ( HER2 ) è osservata nel 4%-16% dei tumori...
Pembrolizumab più Trastuzumab e chemioterapia per adenocarcinoma della giunzione gastro-esofagea o gastrico HER2-positivo: studio KEYNOTE-811
Le evidenze dell’efficacia del blocco combinato di PD-1 e HER2 con la chemioterapia sulla sopravvivenza libera da progressione ( PFS...
Qualità di vita correlata alla salute con Nivolumab più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti con tumore della giunzione gastroesofageo / gastrico avanzato o adenocarcinoma esofageo da CheckMate 649
Nello studio CheckMate 649, Nivolumab di prima linea più chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla...
La regressione patologica linfonodale dopo chemioterapia neoadiuvante predice la recidiva e la sopravvivenza nell'adenocarcinoma esofageo
Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...
Trastuzumab deruxtecan nei pazienti naive al trattamento anti-HER2 con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea con recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 basso
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza di Trastuzumab deruxtecan ( T-DXd; Enhertu ) nell'adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea...
Zolbetuximab più mFOLFOX6 nei pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastro-esofagea CLDN18.2-positivo, HER2-negativo, non-trattato, localmente avanzato non resecabile o metastatico: studio SPOTLIGHT
Zolbetuximab, un anticorpo monoclonale mirato all'isoforma 2 della claudina-18 ( CLDN18.2 ), ha mostrato efficacia nei pazienti con adenocarcinoma gastrico...
Rischio di tumori associati alla sindrome tra i parenti di primo grado di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico con varianti germinali patogene o probabilmente patogene
L'aumento del rischio di tumore nei parenti di primo grado di probandi con adenocarcinoma duttale pancreatico ( probandi PDAC )...
Terapia trimodale versus chemioterapia perioperatoria nella gestione dell'adenocarcinoma localmente avanzato dell'esofago e della giunzione esofagogastrica: studio Neo-AEGIS
L’approccio curativo ottimale per l’adenocarcinoma dell’esofago e della giunzione esofagogastrica non è noto. È stata confrontata la terapia trimodale (...
NALIRIFOX versus Nab-Paclitaxel e Gemcitabina nei pazienti naive al trattamento con adenocarcinoma duttale pancreatico metastatico: studio NAPOLI 3
L’adenocarcinoma duttale pancreatico rimane una delle neoplasie più letali, con poche opzioni di trattamento. NAPOLI 3 ha confrontato l’efficacia e...
Associazione della chemioterapia adiuvante nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico resecato dopo chemioterapia neoadiuvante multiagente
Il numero totale di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico ( PDAC ) che ricevono la chemioterapia neoadiuvante ( NAC )...