La sindrome metabolica e le sue componenti in pazienti con cancro alla prostata in terapia di deprivazione androgenica
La terapia di deprivazione androgenica può promuovere lo sviluppo della sindrome metabolica nei pazienti con carcinoma della prostata.
È stata valutata la prevalenza della sindrome metabolica completa e dei suoi componenti durante il primo anno di terapia di deprivazione androgenica.
Uno studio osservazionale, multicentrico, prospettico ha incluso 539 pazienti con carcinoma della prostata destinati a ricevere per più di 12 mesi analoghi dell'ormone rilasciante l’ormone luteinizzante ( analoghi LHRH ) in formulazione depot per 3 mesi.
La circonferenza della vita, l’indice di massa corporea ( BMI ), il profilo lipidico, la pressione sanguigna e la glicemia a digiuno sono stati valutati al basale e dopo 6 e 12 mesi.
La sindrome metabolica è stata valutata secondo i criteri NCEP ATP III del 2001 e 4 altre definizioni ( WHO 1998, AACE 2003, AHA / NHLBI 2005 e IDF 2005 ).
A 6 e 12 mesi dall'inizio della terapia di deprivazione androgenica, sono stati osservati aumenti significativi nella circonferenza della vita, nell’indice di massa corporea, nella glicemia a digiuno, nei trigliceridi, nel colesterolo totale, e nel colesterolo HDL e colesterolo LDL.
Non sono stati rilevati cambiamenti significativi nella pressione sanguigna 130/85 o superiore.
È stato osservato un aumento non-significativo del 3.9% nella prevalenza della sindrome metabolica completa ( ATP III ) ( 22.9% al basale vs 25.5% e 26.8% a 6 e 12 mesi, rispettivamente ).
La prevalenza della sindrome metabolica al basale è variata a seconda della definizione utilizzata dal 9.4% ( OMS ) al 50% ( IDF ).
A 12 mesi sono stati osservati aumenti significativi nella prevalenza con le definizioni OMS ( 4.1% ) e AHA/NHLBI ( 8.1% ).
In conclusione, la terapia di deprivazione androgenica produce significativi effetti precoci sulla circonferenza della vita, sull’indice di massa corporea, sulla glicemia a digiuno, sui trigliceridi e sul colesterolo.
La prevalenza e l’incremento della sindrome metabolica dipendono dai criteri di definizione.
I pazienti devono essere informati in merito a prevenzione, diagnosi precoce e trattamento delle specifiche alterazioni metaboliche. ( Xagena2015 )
Morote J et al, J Urology 2015; 193: 1963-1969
Onco2015 Uro2015 Endo2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Attività e sicurezza di Enobosarm, un nuovo modulatore orale selettivo del recettore degli androgeni, nel tumore mammario avanzato positivo per i recettori degli androgeni, positivo per i recettori degli estrogeni e HER2-negativo: studio G200802
Il recettore degli androgeni è un soppressore del tumore nel cancro al seno positivo al recettore degli estrogeni. L’attività e la...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni con malattia ad alto volume e ad alto rischio: Darolutamide più terapia di privazione degli androgeni e Docetaxel hanno migliorato la sopravvivenza globale
In un'analisi dello studio di fase III ARASENS, i ricercatori clinici hanno scoperto che l'aggiunta di Darolutamide ( Nubeqa )...
Sequenziamento della terapia di privazione degli androgeni di breve durata con radioterapia per il tumore alla prostata non-metastatico: studio SANDSTORM
Il sequenziamento della terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) con la radioterapia ( RT ) può influenzare gli esiti...
Associazione tra antiandrogeni di seconda generazione ed effetti tossici cognitivi e funzionali in studi clinici randomizzati
L'uso degli antiandrogeni di seconda generazione ( AA ) nel trattamento del cancro alla prostata è in aumento. Evidenze retrospettive hanno...
Radioterapia con aumento della dose da sola o in combinazione con privazione di androgeni a breve termine per tumore prostatico a rischio intermedio
Non è noto se la deprivazione androgenica a breve termine ( STAD ) migliori o meno la sopravvivenza tra gli...
Darolutamide più terapia di deprivazione androgenica e Docetaxel nel tumore della prostata metastatico sensibile agli ormoni. Valutazione dell’efficacia e della sicurezza nello studio ARASENS per volume e per rischio
Per i pazienti con tumore prostatico metastatico ormono-sensibile, il carico metastatico influisce sull'esito. Sono state esaminate l’efficacia e la sicurezza...
Declino profondo, rapido e duraturo dell'antigene prostatico specifico con Apalutamide più terapia di deprivazione androgenica associato a più lunga sopravvivenza e a migliori esiti clinici nel tumore alla prostata metastatico sensibile alla castrazi
La prima analisi ad interim dello studio multinazionale di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo TITAN ha...
Abiraterone acetato più Prednisolone con o senza Enzalutamide per i pazienti con tumore alla prostata metastatico che iniziano la terapia di deprivazione androgenica: risultati finali di due studi della piattaforma STAMPEDE
Abiraterone acetato ( Zytiga ) più Prednisolone ( di seguito denominato solo Abiraterone ) o Enzalutamide ( Xtandi ) aggiunti...
Abiraterone più Prednisone aggiunto alla terapia di deprivazione androgenica e a Docetaxel nel tumore prostatico sensibile alla castrazione metastatico de novo: studio PEACE-1
L'attuale standard di cura per il tumore alla prostata metastatico sensibile alla castrazione integra la terapia di deprivazione androgenica con...