Tumore della prostata trattato con terapia di deprivazione androgenica: Denosumab aumenta la densità minerale ossea e riduce l’incidenza di nuove fratture vertebrali


La terapia di deprivazione androgenica è un trattamento ben stabilito per il tumore della prostata, ma è associata a perdita ossea e a un aumento del rischio di fratture.

I Ricercatori del Denosumab HALT Prostate Cancer Study, hanno valutato gli effetti di Denosumab ( Xgeva ), un anticorpo monoclonale umano contro RANKL ( Receptor Activator of Nuclear factor Kappa B Ligand ), sulla densità minerale ossea e sulle fratture negli uomini sottoposti a terapia di deprivazione androgenica per tumore della prostata non-metastatico.

Nello studio multicentrico, in doppio cieco, i pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Denosumab alla dose di 60 mg per via sottocutanea ogni 6 mesi oppure placebo ( 734 pazienti in ciascun braccio ).

L'endpoint primario era la percentuale di cambiamento della densità minerale ossea alla colonna lombare a 24 mesi.
Gli endpoint secondari comprendevano i cambiamenti percentuali nelle densità minerali osee al collo del femore e all'anca a 24 mesi, e a tutti i siti a 36 mesi, così come l'incidenza di nuove fratture vertebrali.

A 24 mesi, la densità minerale ossea della colonna lombare è aumentata del 5.6% nel gruppo Denosumab rispetto a una perdita dell'1% nel gruppo placebo ( P=0.001 ); differenze significative tra i 2 gruppi sono state ossservate già a 1 mese e si sono mantenute nei 35 mesi successivi.

La terapia con Denosumab è risulta a anche associata a un aumento significativo di densità minerale ossea all'anca, al collo del femore e al terzo distale del radio durante tutte le valutazioni.

I pazienti che hanno ricevuto Denosumab hanno mostrato una diminuzione nell'incidenza di nuove fratture vertebrali a 36 mesi ( 1.5% vs 3.9% con placebo ) ( rischio relativo, RR=0.38; P=0.006 ).

I tassi di eventi avversi sono risultati simili tra i due gruppi.

In conclusione, Denosumab è risultato associato a un aumento della densità minerale ossea in tutti i siti e a una riduzione dell'incidenza di nuove fratture vertebrali tra gli uomini in terapia di deprivazione androgenica per tumore della prostata non-metastatico. ( Xagena2009 )

Smith MR et al, N Engl J Med 2009; 361: 745-755


Onco2009 Farma2009 Endo2009 Uro2009


Indietro

Altri articoli


I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...



Il sequenziamento della terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) con la radioterapia ( RT ) può influenzare gli esiti...


L'uso degli antiandrogeni di seconda generazione ( AA ) nel trattamento del cancro alla prostata è in aumento. Evidenze retrospettive hanno...


Non è noto se la deprivazione androgenica a breve termine ( STAD ) migliori o meno la sopravvivenza tra gli...


Per i pazienti con tumore prostatico metastatico ormono-sensibile, il carico metastatico influisce sull'esito. Sono state esaminate l’efficacia e la sicurezza...




L'attuale standard di cura per il tumore alla prostata metastatico sensibile alla castrazione integra la terapia di deprivazione androgenica con...