Endoarteriectomia versus angioplastica nei pazienti con stenosi carotidea sintomatica grave


È stato confrontato il rapporto beneficio-rischio a lungo termine dello stenting carotideo rispetto alla endoarteriectomia per la stenosi carotidea sintomatica.

È stato eseguito uno studio di follow-up a lungo termine dei pazienti inclusi nello studio EVA-3S ( Endarterectomy Versus Angioplasty in Patients With Symptomatic Severe Carotid ), uno studio randomizzato e controllato di stenting carotideo rispetto alla endoarteriectomia in 527 pazienti con recente stenosi carotidea sintomatica grave, condotto in 30 Centri in Francia.

L'endpoint principale era un composito di ictus ipsilaterale dopo la randomizzazione o qualsiasi ictus procedurale o morte.

Nel corso di un follow-up medio di 7.1 anni ( massimo di 12.4 anni ), l'endpoint primario si è verificato in 30 pazienti nel gruppo stenting rispetto a 18 pazienti nel gruppo endoarteriectomia.

La probabilità cumulativa di questo esito è stata pari a 11.0% rispetto a 6.3% nel gruppo endoarteriectomia al follow-up a 5 anni ( hazard ratio, HR=1.85; P=0.04 ) e 11.5% rispetto a 7.6% ( HR=1.70; P=0.07 ) al follow-up a 10 anni.

Nessuna differenza è stata osservata tra i gruppi di trattamento nei tassi di ictus ipsilaterale oltre il periodo procedurale, stenosi carotidea grave ( 70% o più ) o occlusione, morte, infarto miocardico e procedure di rivascolarizzazione.

In conclusione, il rapporto beneficio-rischio a lungo termine dello stenting carotideo rispetto alla endoarteriectomia per la stenosi carotidea sintomatica ha favorito l’endoarteriectomia, con una differenza rappresentata da un minor rischio di ictus procedurale dopo endoarteriectomia.
Entrambe le tecniche sono state associate a rischi bassi e simili a lungo termine di ictus ipsilaterale ricorrente oltre il periodo procedurale. ( Xagena2014 )

Mas JL et al, Stroke 2014; 45: 2750-2756

Neuro2014 Chiru2014


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