L’angioplastica primaria dovrebbe essere il trattamento di prima linea nell’infarto miocardico acuto
Il Governo inglese sta prendendo in considerazione la creazione di un National Primary Angioplasty Service per i pazienti con infarto miocardico acuto.
Nel corso degli ultimi 20 anni il ripristino del flusso coronarico è stato realizzato attraverso l’approccio farmacologico ( trombolisi ) , o mediante angioplastica coronarica.
La trombolisi può essere applicata nel 60-80% dei casi, mentre l’angioplastica coronarica può trovare indicazione in tutti i pazienti.
L’angioplastica primaria presenta un basso rischio di gravi complicanze a differenza della trombolisi che può essere impiegata in modo non appropriato fino al 10% dei pazienti ed inoltre presenta un significativo rischio di ictus .
Gli studi clinici, che hanno confrontato le due metodiche hanno evidenziato la superiorità dell’angioplastica primaria nei confronti della trombolisi.
David Smith, un cardiologo del Royal Devon and Exeter Hospital, ha preso in esame il trattamento di 100 pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST.
Dei 100 pazienti con infarto miocardico acuto solo il 75% potrebbe avvalersi del trattamento con un farmaco trombolitico .
Il 25% circa dei pazienti sarebbe inelegibile a causa di: ritardo nel ricovero, storia di sanguinamenti, ipertensione.
Inoltre il trattamento trombolitico potrebbe essere interrotto per insorgenza di ipotensione e/o di reazioni allergiche.
Dei 75 pazienti idonei , il 54% potrebbe giovarsi del trattamento con l’Alteplase.
Tuttavia il 10% dei pazienti avrebbe potuto evitare di assumere il trombolitico per il ripristino del flusso coronarico a causa della riperfusione spontanea.
Qualora i 100 pazienti fossero sottoposti ad angioplastica primaria, l’angiogramma permetterebbe di identificare l’arteria coinvolta nell’infarto e valutare lo stato di perfusione coronarica.
L’angioplastica sarebbe eseguita solo sui pazienti , in cui il ripristino del flusso coronarico non sia avvenuto mediante riperf usione spontanea.
Il raggiungimento dell’obiettivo terapeutico nei pazienti sottoposti ad angioplastica primaria è superiore al 90%. ( Xagena2004 )
Smith D, BMJ 2004; 328: 1254-1256
Cardio2004 Farma2004
Indietro
Altri articoli
Studio CAS-CARE: il Cilostazolo può inibire la ristenosi dello stent dopo angioplastica carotidea con stent
Il Cilostazolo è risultato associato a una tendenza alla riduzione della ristenosi dello stent nei pazienti sottoposti ad angioplastica carotidea...
Angioplastica coronarica percutanea rispetto a bypass coronarico nel trattamento della stenosi non-protetta dell'arteria coronaria principale sinistra: esiti a 5 anni aggiornati dallo studio NOBLE
L'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è sempre più utilizzato nella rivascolarizzazione di pazienti con malattia coronarica principale sinistra al...
Angioplastica con o senza posizionamento ordinario di stent per la sindrome di Budd-Chiari
La ricanalizzazione con angioplastica è raccomandata come procedura interventistica di prima linea per la sindrome di Budd-Chiari, ma è comune...
Sclerosi multipla: l'angioplastica può migliorare la qualità di vita ma non la disabilità
I risultati dell'angioplastica venosa transluminale percutanea ( vPTA ) nei pazienti con sclerosi multipla ( SM ) ed insufficienza venosa...
Esiti a 1 anno dei pazienti sottoposti ad angioplastica primaria per infarto miocardico trattati con Prasugrel versus Ticagrelor
I primi dati dello studio PRAGUE-18 ( Comparison of Prasugrel and Ticagrelor in the Treatment of Acute Myocardial Infarction )...
Efficacia e sicurezza dell'angioplastica venosa extracranica nella sclerosi multipla
L'insufficienza venosa cerebrospinale cronica ( CCSVI ) è caratterizzata da un limitato deflusso venoso dal cervello e dal midollo spinale. Non...
Angioplastica multivasale guidata da riserva di flusso frazionale nell'infarto miocardico
Nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ), il ricorso all'intervento coronarico percutaneo ( PCI...
BRAVE DREAMS: nei pazienti con sclerosi multipla il trattamento con angioplastica venosa del collo non è indicato, neanche per i portatori di insufficienza venosa cronica cerebrospinale
Sono stati pubblicati su JAMA Neurology i risultati dello studio BRAVE DREAMS ( Sogni coraggiosi ). Lo studio no profit, finanziato...
Efficacia e sicurezza di una strategia farmaco-invasiva con Alteplase a metà dose rispetto ad angioplastica primaria nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio EARLY-MYO
L'intervento coronarico percutaneo primario ( PPCI ) tempestivo non può essere offerto a tutti i pazienti con infarto miocardico con...
Rivaroxaban in associazione a un inibitore del recettore P2Y12 in pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare che devono sottoporsi ad angioplastica coronarica
La Commissione Europea ha approvato l'aggiornamento della scheda tecnica di Xarelto ( Rivaroxaban ), un inibitore orale del fattore Xa,...