L’incidenza di trombosi precoce dopo angioplastica primaria ed impianto di stent è ridotta da Abciximab
Uno studio, coordinato da Ricercatori della Columbia University Medical Center, ha cercato di identificare i predittori e gli outcome clinici della trombosi ad esordio precoce dopo angioplastica primaria ed impianto di stent nei pazienti con infarto miocardico acuto ( IMA ).
La ricerca è stata compiuta su 2.082 pazienti con IMA, partecipanti allo studio CADILLAC ( Controlled Abciximab and Device Investigation to Lower Late Angioplasty Complications ).
La trombosi precoce si è presentata in 19 pazienti ( 0,9% ) in media entro 2 giorni ( range: 0 – 23 ).
I pazienti con trombosi precoce presentavano un più piccolo diametro massimale del palloncino e la presenza di lesioni in sede di biforcazione e lesioni aneurismatiche.
La trombosi precoce si è presentata nello 0,4% dei pazienti che hanno ricevuto Abciximab versus l’1,5% dei pazienti di controllo ( p < 0,01 ) e nello 0,5% dei pazienti sottoposti ad impianto di stent versus l’1,4% di coloro che hanno eseguito solo l’angioplastica con palloncino ( p = 0,04 ).
L’impiego di Abciximab, all’analisi multivariata è risultato essere un predittore indipendente di bassa incidenza di trombosi ( hazard ratio, HR = 0.27; p = 0,026 ).
Entro 30 giorni, il 5,3% dei pazienti in cui si è presentata precocemente la trombosi è morto; il 32,9% ha sviluppato infarto miocardico e l’89,5% ha richiesto la ripetizione della procedura di rivascolarizzazione ( tra cui bypass nell’11,1% ).
I pazienti colpiti da trombosi precoce, hanno presentato una maggiore incidenza di gravi eventi avversi cardiaci a 30 giorni ( 94,7% versus 5%; p < 0,0001 ) e ad 1 anno ( 94,7% versus 16,9%; p = 0,0001 ).
Questo studio ha dimostrato che i pazienti che sviluppano trombosi precoce dopo intervento cutaneo precoce ( PCI ) hanno un’alta incidenza di gravi eventi cardiaci avversi.
L’impiego di Abciximab riduce il presentarsi di trombosi precoce. ( Xagena2004 )
Dangas G et al, Am J Cardiol 2004; 94: 983-988
Cardio2004 Farma2004
Indietro
Altri articoli
Studio CAS-CARE: il Cilostazolo può inibire la ristenosi dello stent dopo angioplastica carotidea con stent
Il Cilostazolo è risultato associato a una tendenza alla riduzione della ristenosi dello stent nei pazienti sottoposti ad angioplastica carotidea...
Angioplastica coronarica percutanea rispetto a bypass coronarico nel trattamento della stenosi non-protetta dell'arteria coronaria principale sinistra: esiti a 5 anni aggiornati dallo studio NOBLE
L'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è sempre più utilizzato nella rivascolarizzazione di pazienti con malattia coronarica principale sinistra al...
Angioplastica con o senza posizionamento ordinario di stent per la sindrome di Budd-Chiari
La ricanalizzazione con angioplastica è raccomandata come procedura interventistica di prima linea per la sindrome di Budd-Chiari, ma è comune...
Sclerosi multipla: l'angioplastica può migliorare la qualità di vita ma non la disabilità
I risultati dell'angioplastica venosa transluminale percutanea ( vPTA ) nei pazienti con sclerosi multipla ( SM ) ed insufficienza venosa...
Esiti a 1 anno dei pazienti sottoposti ad angioplastica primaria per infarto miocardico trattati con Prasugrel versus Ticagrelor
I primi dati dello studio PRAGUE-18 ( Comparison of Prasugrel and Ticagrelor in the Treatment of Acute Myocardial Infarction )...
Efficacia e sicurezza dell'angioplastica venosa extracranica nella sclerosi multipla
L'insufficienza venosa cerebrospinale cronica ( CCSVI ) è caratterizzata da un limitato deflusso venoso dal cervello e dal midollo spinale. Non...
Angioplastica multivasale guidata da riserva di flusso frazionale nell'infarto miocardico
Nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ), il ricorso all'intervento coronarico percutaneo ( PCI...
BRAVE DREAMS: nei pazienti con sclerosi multipla il trattamento con angioplastica venosa del collo non è indicato, neanche per i portatori di insufficienza venosa cronica cerebrospinale
Sono stati pubblicati su JAMA Neurology i risultati dello studio BRAVE DREAMS ( Sogni coraggiosi ). Lo studio no profit, finanziato...
Efficacia e sicurezza di una strategia farmaco-invasiva con Alteplase a metà dose rispetto ad angioplastica primaria nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio EARLY-MYO
L'intervento coronarico percutaneo primario ( PPCI ) tempestivo non può essere offerto a tutti i pazienti con infarto miocardico con...
Rivaroxaban in associazione a un inibitore del recettore P2Y12 in pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare che devono sottoporsi ad angioplastica coronarica
La Commissione Europea ha approvato l'aggiornamento della scheda tecnica di Xarelto ( Rivaroxaban ), un inibitore orale del fattore Xa,...