Combinazione tra antiaggreganti ed anticoagulanti: rischi e benefici
La combinazione della terapia anticoagulante con quella antiaggregante risulta più efficace rispetto alla sola terapia antiaggregante piastrinica nel trattamento dei pazienti con sindrome coronarica acuta, ma è associata ad un aumento del rischio di sanguinamento.
La terapia antiaggregante è spesso associata agli anticoagulanti orali nei pazienti con un’indicazione per la terapia con Warfarin ( Coumadin ) ( es. pazienti con fibrillazione atriale ), che hanno anche un’indicazione per la terapia antiaggregante ( es. malattia coronarica ). Tuttavia l’appropriatezza di questo approccio è dubbia.
L’anticoagulazione appare essere efficace quanto la terapia antiaggregante piastrinica nel management ( gestione ) di lungo periodo della sindrome coronarica acuta e dell’ictus, e probabilmente anche della malattia arteriosa periferica, ma causa una maggiore incidenza di sanguinamento.
La combinazione della terapia antiaggregante con quella anticoagulante ha mostrato di produrre benefici aggiuntivi rispetto ai soli anticoagulanti nei pazienti con valvole protesiche.
La combinazione di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) e di Clopidogrel ( Plavix ) non ha la stessa efficacia della terapia anticoagulante nei pazienti con fibrillazione striale, mentre è più efficace nei pazienti in cui sono stati impiantati stent coronarici. ( Xagena2007 )
Eikelboom JW, Hirsh J, J Thromb Haemost 2007; 5 Suppl 1: 255-263
Farma2007 Cardio2007
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