Blosozumab, un anticorpo monoclonale contro la sclerostina nelle donne sane in postmenopausa


Sono stati condotti due studi clinici per valutare la sicurezza, la tollerabilità, la farmacocinetica e la farmacodinamica di dosi singole e multiple ( per via endovenosa [ iv ] e sottocutanea [ SC ] ) di Blosozumab nelle donne in postmenopausa, comprese le utilizzatrici precedenti o correnti di bifosfonati.

In questo studio di fase 1, randomizzato, controllato con placebo, in cieco, le donne hanno ricevuto dosi crescenti di Blosozumab: dosaggio singolo per via endovenosa fino a 750 mg, dosaggio singolo per via sottocutanea di 150 mg, dosaggi multipli per via endovenosa fino a 750 mg ogni 2 settimane ( Q2W ) per 8 settimane, dosaggi multipli per via sottocutanea fino a 270 mg Q2W per 8 settimane, oppure placebo.

Sei soggetti sono stati assegnati in maniera casuale a ciascuna dose nello studio a singolo dosaggio ( 12 sono stati assegnati al placebo ) e fino a 12 soggetti per ciascun braccio nello studio a dose multipla.

Blosozumab è risultato ben tollerato, con nessun problema di sicurezza individuato con le somministrazioni singole o multiple fino a 750 mg.

Risposte dose-dipendenti sono state osservate in sclerostina , propeptide N-terminale del procollagene di tipo 1, fosfatasi alcalina specifica del tessuto osseo, osteocalcina, frammento C-terminale del collagene di tipo 1, e densità minerale ossea ( BMD ) dopo singola e multipla ( fino a 5 ) somministrazione di Blosozumab.

Sono stati riscontrati cambiamenti fino a 3.41% ( p=0.002 ) e fino a 7.71% ( p inferiore a 0.001 ) dal basale nella densità minerale ossea della colonna lombare al giorno 85 dopo somministrazioni, rispettivamente, singole o multiple di Blosozumab.

Un impiego precedente di bifosfonati non ha esercitato un chiaro impatto sugli effetti di singole dosi di Blosozumab sui biomarcatori ossei e sulla densità minerale ossea.

Anticorpi anti-Blosozumab sono stati rilevati mediante un test di screening, ma non è stata identificata nessuna relazione alla dose o alla via di somministrazione, e non è emerso alcun impatto evidente sulla esposizione a Blosozumab o sulle risposte farmacodinamiche.

In sintesi, Blosozumab è risultato ben tollerato e ha esibito effetti anabolici sull'osso.
Questi risultati supportano ulteriori indagini su Blosozumab come potenziale terapia anabolica dell'osteoporosi. ( Xagena2013 )

McColm J et al, J Bone Miner Res 2013; Epub ahead of print

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