Aumento del rischio di infarto miocardico tra gli anziani che fanno uso di farmaci antipsicotici


I pazienti più anziani con demenza che fanno uso di farmaci antipsicotici hanno un aumentato rischio di infarto del miocardio.

E’ stata presa in esame in modo retrospettivo una coorte di pazienti che vivono in comunità per anziani con almeno 66 anni di età che avevano iniziato il trattamento con inibitori della colinesterasi per trattare la demenza nel periodo 2000-2009.
Da questa coorte, è stata creata una sottocoorte di tutti i nuovi utilizzatori di antipsicotici ( sottocoorte esposta, n=10.969 ) ed ognuno di questi è stato abbinato a non-utilizzatori ( sottocoorte non-esposta n=10.969 ).

Entro 1 anno dall’inizio del trattamento antipsicotico, 138 ( 1.3% ) utilizzatori di antipsicotici sono andati incontro a un infarto miocardico incidente.

L’analisi multivariata ha mostrato che gli utilizzatori di antipsicotici hanno avuto un rischio 2.19 volte maggiore di infarto miocardico a 30 giorni, un rischio 1.62 volte maggiore a 60 giorni, un rischio 1.36 volte maggiore a 90 giorni e un rischio 1.15 volte maggiore a 1 anno.

L'analisi condotta su 804 casi incidenti di infarto miocardico tra i nuovi utilizzatori di farmaci antipsicotici ha prodotto un rapporto dei tassi di incidenza ( IRR ) di 1.78 per il periodo da 1 a 30 giorni, 1.67 per il periodo da 31 a 60 giorni, e 1.37 per il periodo da 61 a 90 giorni.

Secondo i ricercatori il rischio di infarto miocardico nei pazienti con demenza potrebbe essere aumentato da agitazione, aggressività, o comportamenti motori potenzialmente estenuanti associati alla patologia. ( Xagena2012 )

Fonte: Archives of Internal Medicine, 2012



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