Studio CATIE-D: cambiamenti metabolici associati agli antipsicotici di seconda generazione nei pazienti con malattia di Alzheimer


I farmaci antipsicotici di seconda generazione sono associati ad anomalie metaboliche nei pazienti con schizofrenia.
I pazienti anziani con malattia di Alzheimer sono frequentemente trattati con questi farmaci, ma esistono pochi dati riguardo agli effetti metabolici.

I Ricercatori dell’University of Southern California di Los Angeles, negli Stati Uniti, hanno valutato 186 maschi e 235 femmine con malattia di Alzheimer dallo studio CATIE-AD ( Clinical Antipsychotic Trials of Intervention Effectiveness-Alzheimer's Disease ) per i cambiamenti relativi a peso, circonferenza vita, pressione sanguigna, glicemia a digiuno e livelli lipidici in relazione alla durata del trattamento con antipsicotici di seconda generazione [ Olanzapina ( Zyprexa ), Quetiapina ( Seroquel ) e Risperidone ( Risperdal ) ] in uno studio di 36 settimane.

Le donne hanno mostrato un significativo aumento di peso ( 0.063 kg per settimana di utilizzo dei farmaci ), mentre i cambiamenti non sono risultati significativi negli uomini.

Un aumento di peso clinicamente significativo ( maggiore o uguale al 7% del peso corporeo ) è stato osservato tra pazienti trattati con antipsicotici per un periodo minore o uguale a 12 settimane ( odds ratio [ OR ]=1.56 ), compreso tra 12 e 24 settimane ( OR=2.89 ) e maggiore di 24 settimane ( OR=3.38 ) rispetto ai pazienti che non avevano utilizzato antipsicotici nel corso dello studio.

I trattamenti con Olanzapina e Quetiapina sono risultati associati in maniera significativa ad aumento di peso ( 0.05 e 0.063 kg/settimana, rispettivamente ).

Inoltre, Olanzapina è risultata significativamente associata a una diminuzione del colesterolo HDL ( -0.19 mg/dl/settimana ) e a un aumento del girovita ( 0.18 cm/settimana ), rispetto al gruppo placebo.

Non è stato notato alcun effetto del trattamento su pressione sanguigna, glicemia e trigliceridi.

In conclusione, l’uso degli antipsicotici di seconda generazione è risultato associato ad aumento di peso nelle donne ( in particolare con l’uso di Olanzapina e Quetiapina ) e a un cambiamento sfavorevole nel colesterolo HDL e nel girovita con Olanzapina.

Le potenziali conseguenze di questi effetti suggeriscono che i pazienti con malattia di Alzheimer trattati con questi farmaci dovrebbero essere sottoposti ad uno stretto monitoraggio. ( Xagena2009 )

Zheng L et al, Am J Psychiatry 2009; 166: 583-590


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