L’impiego dei defibrillatori automatici esterni non produce significativi miglioramenti della sopravvivenza dopo arresto cardiaco extraospedaliero


Uno studio compiuto in Olanda , ad Amsterdam e sobborghi, ha valutato se l’impiego di un defibrillatore esterno automatico da parte della polizia e dei vigili del fuoco potesse aumentare la percentuale di dismissione ospedaliera tra i pazienti colpiti da arresto cardiaco extraospedaliero .

Lo studio compiuto tra il gennaio 2000 ed il gennaio 2002 ha coinvolto 243 pazienti ( il 65% dei quali con fibrillazione ventricolare ) nell’area sperimentale e 226 ( il 67% dei quali con fibrillazione ventricolare ) nell’area controllo.

L’impiego del defibrillatore esterno automatico non ha prodotto un aumento significativo della sopravvivenza alla dismissione dall’ospedale, sebbene abbia migliorato il ritorno della circolazione spontanea ed il ricovero ospedaliero. ( Xagena2003 )

van Alem AP et al, BMJ 2003; 327:1312-1315


Cardio2003


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