Effetti metabolici della terapia ad alte dosi di Prednisolone nella artrite reumatoide precoce


Sono stati studiati gli effetti correlati alla dose del trattamento con glucocorticoidi sulla tolleranza al glucosio, sulla funzione delle cellule beta e sulla sensibilità all'insulina nei pazienti con artrite reumatoide attiva precoce.

È stato condotto uno studio randomizzato, controllato, in singolo cieco, su 41 pazienti con artrite reumatoide attiva precoce.

I pazienti, che non erano mai stati trattati per la artrite reumatoide, sono stati assegnati in modo casuale a trattamento con Prednisolone a 60 mg/die o 30 mg/die.

All'inizio e alla fine della prima settimana di trattamento, è stato eseguito un test di tolleranza orale al glucosio ( OGTT ).

I pazienti ( età media 55.5 anni e 54.2 anni, rispettivamente, nei gruppi Prednisone 60 mg/die e Prednisone 30 mg/die; indice di massa corporea 24.5 e 25.4 kg/m2, rispettivamente ) avevano malattia attiva al basale ( punteggio medio alla scala DAS [ Disease Activity Score ] in 44 articolazioni: 4.1 e 4.0, rispettivamente; livello mediano proteina C-reattiva: 14 e 19 mg/l, rispettivamente ).

Inoltre, il 56% dei pazienti aveva una ridotta tolleranza al glucosio al basale e il 7% ha mostrato di essere affetto da diabete mellito di tipo 2, precedentemente non-diagnosticato.

Sono state osservate associazioni tra area sotto la curva glicemica ( AUC G ) e la velocità di sedimentazione eritrocitaria ( beta=2.430, P=0.04 ) e il livello di proteina C-reattiva ( beta=2.358, P=0.03 ).

Il trattamento con Prednisolone ad entrambi i dosaggi ha ridotto i livelli di proteina C-reattiva in modo significativo.

L'incidenza di diabete mellito di tipo 2 è aumentata al 24% ( P minore di 0.001) ( equamente distribuiti tra i gruppi ).

L'area sotto la curva glicemica media non è cambiata nei due bracci di trattamento.

La funzione delle cellule beta è migliorata durante il trattamento con Prednisone 60 mg/die ( P=0.02) e 30 mg/die ( P=0.04).

La durata della malattia è stata associata con i cambiamenti in AUC G ( beta=3.626, P=0.007 ) e con il deterioramento dello stato di glicemia ( odds ratio, OR=1.068, P=0.009).

In conclusione, in questo studio, il trattamento a breve termine con Prednisolone 60 o 30 mg al giorno ha migliorato l'attività della malattia, senza deterioramento della tolleranza al glucosio nei pazienti con artrite reumatoide attiva.
Tuttavia, a causa delle differenze individuali, è raccomandato il monitoraggio. ( Xagena2012 )

den Uyl D et al, Arthritis Rheum 2012; 64: 639-646


Reuma2012 Endo2012 Farma2012


Indietro

Altri articoli

La malattia polmonare interstiziale è una nota complicanza dell'artrite reumatoide, con un rischio per tutta la vita di sviluppare la...


Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale IgG1 che inibisce selettivamente l'interleuchina-17F ( IL-1F ) e IL-17A. E' stata...


Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale IgG1 che inibisce selettivamente l'interleuchina-17A ( IL-17A ) e IL-17F. Sono state...


Peresolimab è un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato progettato per stimolare la via inibitoria della proteina endogena di morte cellulare programmata...


Jyseleca, il cui principio attivo è Filgotinib, è un medicinale per il trattamento degli adulti con: artrite reumatoide da moderata...


Olumiant, il cui principio attivo è Baricitinib, è un farmaco impiegato negli adulti per trattare: - l’artrite reumatoide ( una malattia...



Bimzelx, il cui principio attivo è Bimekizumab, è un medicinale che trova impiego nel trattamento delle seguenti malattie infiammatorie: psoriasi...


Il ruolo del Metotrexato in combinazione con agenti biologici nei pazienti con artrite psoriasica rimane non ben definito. Lo studio...


La malattia polmonare interstiziale ( ILD; interstiziopatia polmonare ) associata all'artrite reumatoide è una delle principali cause di morte prematura...