Le donne con sindrome metabolica a maggiore rischio di aterosclerosi precoce rispetto agli uomini
La sindrome metabolica è correlata ad un incremento del rischio di insorgenza di diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari ed ictus.
Il diabete mellito di tipo 2 aumenta il rischio di ictus e di malattia coronarica in misura maggiore nelle donne che non negli uomini.
Ciò induce a sospettare che ci sia una differenza tra i sessi nell’associazione tra aterosclerosi precoce e sindrome metabolica.
Uno studio, compiuto da Ricercatori austriaci, ha arruolato 1588 individui di mezza età ( 1001 maschi e 587 femmine ).
La sindrome metabolica è stata definita secondo i criteri del National Cholesterol Education Program Adult Treatment Panel III.
L’aterosclerosi precoce è stata determinata dall’ispessimento dell’intima-media e dall’estensione delle placche carotidee.
I parametri dell’ispessimento dell’intima-media e l’estensione delle placche della carotide sono risultati significativamente più elevati tra i soggetti con sindrome metabolica.
Dopo aggiustamento per fattori di rischio, la differenza nell’estensione delle placche è rimasta significativa solo nelle donne.
I valori dell’ispessimento dell’intima-media della carotide comune erano più alti per gli uomini con sindrome metabolica.
Le donne con sindrome metabolica e gli uomini senza sindrome metabolica hanno riportato ispessimenti dell’intima-media carotidea simili, mentre le donne senza sindrome metabolica hanno mostrato valori significativamente più bassi.
Tra le sottocomponenti della sindrome metabolica, il colesterolo HDL ha mostrato di avere l’impatto maggiore sull’ispessimento dell’intima-media della carotide negli uomini, mentre la glicemia è risultata di primaria importanza tra le donne.
L’effetto della sindrome metabolica sull’aterosclerosi precoce è più pronunciato tra le donne.
L’impatto delle componenti della sindrome metabolica sull’ispessimento dell’intima-media della carotide differisce tra uomini e donne. ( Xagena2005 )
Iglseder b et al, Stroke 2005; 36: 1212-1217
Endo2005 Cardio2005 Neuro2005
Indietro
Altri articoli
Alirocumab e aterosclerosi coronarica in pazienti asintomatici con ipercolesterolemia familiare: studio ARCHITECT
L’effetto di Alirocumab ( Praluent ), un inibitore di PCSK9 ( proproteina convertasi subtilisina / kexina tipo 9 ), sul...
Il vaccino peptidico contro ADAMTS-7 migliora l'aterosclerosi e l'iperplasia neointimale post-traumatica
La metalloproteinasi ADAMTS-7 ( A Disintegrin And Metalloproteinase with ThromboSpondin motifs ) è un nuovo locus associato all'aterosclerosi coronarica umana....
Effetti del trattamento randomizzato con Icosapent Etile e dell'Olio minerale, come comparatore, sui biomarcatori di aterosclerosi: sottostudio REDUCE-IT Biomarker
Lo studio REDUCE-IT ( Reduction of Cardiovascular Events With Icosapent Ethyl - Intervention Trial ) ha riportato una riduzione del...
Effetto di Alirocumab aggiunto alla terapia con statine ad alta intensità sull'aterosclerosi coronarica nei pazienti con infarto miocardico acuto: studio PACMAN-AMI
Le placche coronariche che tendono a rompersi e causano eventi cardiaci avversi sono caratterizzate da un'elevata carica di placca, da...
Associazione delle statine con l'aterosclerosi cerebrale e il parkinsonismo incidente negli anziani
Il peso delle patologie cerebrovascolari è associato al parkinsonismo progressivo negli anziani. È stata testata l'ipotesi secondo cui gli anziani...
Analisi aggregata degli studi su Inclisiran nei pazienti con ipercolesterolemia familiare o aterosclerosi
Inclisiran ( Leqvio ) è un piccolo RNA interferente a doppio filamento che sopprime la traduzione della proproteina convertasi subtilisina-kexina...
Aterosclerosi coronarica: effetto della combinazione di Atorvastatina 10 mg ed Ezetimibe 10 mg, rispetto alla sola Atorvastatina 40 mg
Rimane da definire se gli effetti aggiuntivi di riduzione del colesterolo LDL con Ezetimibe ( Zetia ) aggiunto alla...
L'esposizione ai metalli pesanti tossici aumenta il rischio di aterosclerosi
L'esposizione ad arsenico, cadmio, titanio e potenzialmente antimonio aumenta il rischio di aterosclerosi, secondo i risultati dello studio AWHS (...
Monoterapia con un inibitore P2Y12 o Aspirina per la prevenzione secondaria nei pazienti con aterosclerosi accertata
La terapia antipiastrinica è raccomandata nei pazienti con aterosclerosi accertata. È stata confrontata la monoterapia con un inibitore P2Y12 rispetto...
Evoluzione dell'aterosclerosi carotidea con una concentrazione di colesterolo LDL target inferiore a 70 mg/dl dopo ictus ischemico di origine aterosclerotica
Lo studio TST ( Treat Stroke to Target ) ha mostrato il vantaggio di mirare a una concentrazione di colesterolo...