Prevenzione di eventi coronarici e di ictus con Atorvastatina nei pazienti ipertesi che hanno concentrazioni di colesterolo medie o inferiori alla media, nello studio ASCOT-LLA
L'abbassamento delle concentrazioni di colesterolo negli individui ad alto rischio di malattie cardiovascolari migliora l'esito.
Nessuno studio, tuttavia, ha valutato i benefici della riduzione del colesterolo nella prevenzione primaria della malattia coronarica ( CHD ) nei pazienti ipertesi che non sono convenzionalmente considerati dislipidemici.
Su 19342 pazienti ipertesi ( di età compresa tra 40 e 79 anni con almeno altri tre fattori di rischio cardiovascolare ) randomizzati a uno di due regimi antipertensivi nello studio ASCOT ( Anglo-Scandinavian Cardiac Outcomes Trial ), 10305 con concentrazioni di colesterolo totale a digiuno di 6.5 mmol/L o meno, sono stati assegnati in modo casuale a 10 mg di Atorvastatina ( Torvast ) aggiuntivi oppure placebo. Questi pazienti hanno costituito il braccio ipolipemizzante dello studio.
E' stato pianificato un follow-up per una media di 5 anni.
L'endpoint primario era l'infarto miocardico non-fatale e la malattia coronarica fatale.
I dati sono stati analizzati per intention-to-treat ( ITT ).
Il trattamento è stato interrotto dopo un follow-up mediano di 3.3 anni.
A quel tempo, si erano verificati 100 eventi primari nel gruppo Atorvastatina rispetto a 154 eventi nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.64 [ IC 95%: 0.50-0.83 ], p=0.0005 ).
Questo beneficio è emerso nel primo anno di follow-up.
Non è stata riscontrata alcuna eterogeneità significativa tra i sottogruppi prespecificati.
E' emersa una riduzione significativa dell'ictus fatale e non-fatale ( 89 Atorvastatina vs 121 placebo, 0.73 [ 0.56-0.96 ], p=0.024 ), eventi cardiovascolari totali ( 389 vs 486, 0.79 [ 0.69-0.90 ], p=0.0005 ) ed eventi coronarici totali ( 178 vs 247, 0.71 [ 0.59-0.86 ], p=0.0005 ).
Ci sono stati 185 decessi nel gruppo Atorvastatina e 212 nel gruppo placebo ( 0.87 [ 0.71-1.06 ], p=0.16 ).
L'Atorvastatina ha abbassato il colesterolo sierico totale di circa 1.3 mmol/l rispetto al placebo a 12 mesi e di 1.1 mmol/l dopo 3 anni di follow-up.
Dallo studio è emerso che le riduzioni degli eventi cardiovascolari maggiori con Atorvastatina sono ampie, dato il breve tempo di follow-up. ( Xagena2003 )
Sever PS et al, Lancet 2003; 361: 1149-1158
Cardio2003 Neuro2003 Farma2003
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