Efficacia di Quizartinib associato ad Azacitidina o Citarabina nella terapia di prima linea e di salvataggio nella leucemia mieloide acuta
Le terapie di combinazione che utilizzano Quizartinib ( Vanflyta ) con Citarabina o Azacitidina sono sicure ed efficaci sia nel trattamento di prima linea che nel trattamento di primo salvataggio per i pazienti con leucemia mieloide acuta con mutazione FLT3-ITD.
Le mutazioni nel gene FLT3 sono alterazioni genetiche comuni nei pazienti con leucemia mieloide acuta.
Quizartinib è un inibitore orale di tipo II che prende di mira la conformazione inattiva del dominio della chinasi FLT3.
In uno studio di fase 1/2, in aperto, l'endpoint principale era valutare la sicurezza di Quizartinib in associazione ad Azacitidina o Citarabina, nonché determinare la tossicità dose-limitante.
E' stata anche valutata l'efficacia delle combinazioni di farmaci.
Hanno preso parte allo studio pazienti adulti con sindrome mielodisplastica o leucemia mieloide acuta con malattia recidivante o refrattaria che avevano ricevuto non più di 1 terapia in precedenza.
Un totale di 73 pazienti sono stati trattati, 34 come trattamento di prima linea e 39 come trattamento di salvataggio. Di questi, 70 hanno completato almeno 1 ciclo di trattamento.
Un totale di 38 pazienti hanno ricevuto Quizartinib con Azacitidina ( Quizartinib / AZA ) e 32 hanno ricevuto Quizartinib con Citarabina a basso dosaggio ( Quizartinib / LDAC ).
La durata mediana della risposta ( tempo dalla migliore risposta alla morte, progressione della malattia, data del trapianto di cellule staminali o ultimo follow-up o interruzione del trattamento ) è stata di 4.2 mesi ( range 0.2-30 ) con Quizartinib / AZA e 3.7 mesi ( range, 0.2-17 ) con Quizartinib / LDAC.
Tra i pazienti trattati con Quizartinib / AZA in prima linea ( n = 14 ), 8 pazienti ( 57% ) hanno presentato una risposta completa ( CR ), mentre tra quelli trattati con Quizartinib / LDAC in prima linea ( n = 18 ), solo 1 ha raggiunto risposta completa.
2 ( 8% ) pazienti con malattia recidivante o refrattaria trattati con Quizartinib / AZA ( n = 24 ) hanno presentato risposta completa.
Risposta completa è stata riscontrata solo in 1 paziente tra quelli con malattia recidivante o refrattaria trattati con Quizartinib / LDAC ( n = 14 ).
Tra i responder, la malattia minima residua ( MRD ) è stata valutata in 11 pazienti ( 85% ) nel gruppo Quizartinib / AZA e in 12 pazienti ( 86% ) nel gruppo Quizartinib / LDAC.
La malattia minima residua non era rilevabile in 5 ( 45% ) pazienti trattati con Quizartinib / AZA e in 3 ( 25% ) con Quizartinib / LDAC.
Gli eventi avversi non-ematologici più comuni per il gruppo Quizartinib / AZA sono stati: ipomagnesiemia ( 68% ), iperbilirubinemia ( 63% ) e ipopotassiemia ( 60% ).
L'evento avverso ematologico più comune è stata la trombocitopenia ( 15% ).
Gli eventi avversi non-ematologici più comuni per il gruppo Quizartinib / LDAC sono stati: polmonite ( 58% ), neutropenia febbrile ( 36% ) e ipotensione ( 36% ).
Gli eventi avversi ematologici più comuni sono stati: leucopenia ( 42% ) e neutropenia ( 42% ).
Nelle valutazioni della sopravvivenza, la sopravvivenza globale ( OS ) mediana per tutti i pazienti trattati in prima linea è stata di 12.4 mesi.
La sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ), mediana, per questi pazienti è stata di 8 mesi ed è stata significativamente più lunga per i pazienti nel gruppo Quizartinib / AZA rispetto al gruppo Quizartinib / LDAC ( 10.5 vs 6.4 mesi; P = 0.044 ).
I pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante / refrattaria avevano una sopravvivenza globale mediana di 6.2 mesi, con una tendenza a una sopravvivenza globale più lunga per quelli trattati con Quizartinib / AZA ( 12.8 vs 4 mesi; P = 0.053 ).
Lo studio ha mostrato che Quizartinib, in combinazione con Azacitidina o Citarabina a basso dosaggio, può essere somministrato in modo sicuro ai pazienti con leucemia mieloide acuta con mutazione nel gene FLT3, sia come terapia iniziale che come trattamento di salvataggio. ( Xagena2021 )
Fonte: Haematologica, 2021
Emo2021 Onco2021 Farma2021
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