I dati preliminari dello studio TORCH confermano l’efficacia della terapia di associazione ICS + LABA nella BPCO


I risultati preliminari dello studio TORCH ( Towards a Revolution in COPD Health ) hanno mostrato potenziali benefici della terapia di associazione contenente un corticosteroide inalatorio ( ICS ) ed un agonista beta-2 a lunga durata d’azione ( LABA ) sulla riduzione della mortalità nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ).

La riduzione del 17% della mortalità rispetto al placebo dimostrata dalla combinazione di un corticosteroide inalatorio e di un LABA riconferma gli effetti benefici di questa classe di medicinali ed il positivo impatto sulla vita dei pazienti affetti da BPCO.

Assieme ai dati di mortalità, i risultati preliminari sottolineano anche l’importanza della prevenzione delle riacutizzazioni come aspetto-chiave sul parametro riduzione della mortalità.

La riduzione delle riacutizzazioni è un ambito in cui la terapia ICS / LABA costituita da Budesonide / Formoterolo ( Symbicort ), possiede dati clinici a chiaro supporto.
Di particolare rilievo, uno studio condotto da Carverley e Colleghi ha dimostrato che Budesonide / Formoterolo riduce il rischio di riacutizzazioni del 30% e del 29% verso, rispettivamente, Formoterolo e placebo, garantendo un miglioramento clinicamente importante, sempre rispetto al placebo, della qualità di vita correlata allo stato di salute ( HRQL ).

Le riacutizzazioni acute gravi di BPCO sono associate in modo dipendente ad una prognosi non favorevole e ad una aumentata mortalità.
Alcuni studi hanno dimostrato infatti che una percentuale compresa tra il 22% ed il 43% di pazienti affetti da BPCO e ricoverati a causa di riacutizzazione muore entro un anno.

La BPCO è una delle maggiori cause di morte al mondo ed è attualmente la quarta causa di morte più comune dopo il cancro, la cardiopatia ischemica e le patologie cerebrovascolari.
Di queste patologie, solo la BPCO mostra percentuali di mortalità in crescita.
Si stima che entro il 2020 la BPCO diventerà la terza causa di morte più comune al mondo. ( Xagena2006 )

Fonte: GSK 2006; Calverley PM et al, Eur Resp J 2003; 22: 912-919 ; Eriksen N et al, Ugeskr Laeger 2003; 165: 3499-3502; Groenewegen KH et al, Chest 2003; 124: 459-467; Almagro P et al, Chest 2002; 121: 1441-1448; Connors AF et al, Am J Respir Crit Care Med 1996; 154: 959-967

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