Sicurezza di benzodiazepine e oppioidi nelle malattie respiratorie molto gravi
Uno studio di coorte, consecutivo, longitudinale, basato sulla popolazione, ha valutato la sicurezza delle benzodiazepine e degli oppioidi nei pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica molto grave ( BPCO ) ricoverati presso i Centri per l'ossigenoterapia in Svezia.
Secondo il registro Swedevox, in Svezia, nel periodo 2005-2009, 2249 pazienti hanno iniziato la terapia con Ossigeno a lungo termine per la broncopneumopatia cronica ostruttiva.
La principale misura di outcome era rappresentata dagli effetti delle benzodiazepine e degli oppiacei sui tassi di ricovero in ospedale e la mortalità, aggiustati per età, sesso, emogasanalisi, indice di massa corporea ( BMI ), performance status, precedenti ricoveri, comorbilità e farmaci concomitanti.
Un totale di 1.681 pazienti ( 76% ) sono stati ricoverati in ospedale e 1.129 ( 50% ) sono deceduti sotto osservazione.
Nessun paziente è stato perso al follow-up.
Le benzodiazepine e gli oppiacei non sono stati associati a un aumento dei ricoveri: hazard ratio ( HR ), rispettivamente, pari a 0.98 e 0.98.
Le benzodiazepine sono state associate a un aumento della mortalità, con un trend dose-risposta.
Anche gli oppioidi hanno mostrato una relazione dose-risposta con la mortalità: gli oppioidi a dose più bassa ( 30 mg o meno di equivalenti di Morfina orale al giorno ) non sono stati associati a un aumento della mortalità ( 1.03 ), a differenza degli oppioidi a dosi più elevate ( 1.21 ).
Benzodiazepine e oppioidi somministrati simultaneamente a dosi minori non erano associati a un aumento dei ricoveri ( 0.86 ) o della mortalità ( 1.25 ).
Le associazioni non sono state modificate dalla condizione di naive al trattamento farmacologico o dalla ipercapnia.
In conclusione, gli oppioidi a basse dosi non sono correlati a un aumento dei ricoveri e dei decessi nei pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva e possono essere considerati sicuri per la riduzione dei sintomi di gravi malattie respiratorie. ( Xagena2014 )
Ekström MP et al, BMJ 2014; 348: g445
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