Pazienti oncologici: il trattamento con Zaltrap associato a rischio di osteonecrosi della mandibola / mascella, soprattutto quando somministrato contemporaneamente ai bifosfonati
Gli operatori sanitari sono stati informati riguardo a:
• casi di osteonecrosi della mandibola / mascella ( ONJ – OsteoNecrosis of the Jaw ) sono stati riportati in pazienti oncologici trattati con Zaltrap ( Aflibercept );
• molti di questi pazienti avevano ricevuto una terapia concomitante con bifosfonati per via endovenosa, per i quali l'osteonecrosi è un rischio identificato;
• il trattamento con Zaltrap può costituire un fattore di rischio aggiuntivo per lo sviluppo di osteonecrosi della mandibola / mascella;
• tale rischio deve essere considerato, in particolare, quando Zaltrap e i bifosfonati sono somministrati in concomitanza o in sequenza per via endovenosa;
• le procedure odontoiatriche invasive costituiscono anch’esse un fattore di rischio noto di osteonecrosi della mandibola / mascella. Va considerata l’opportunità di una visita odontoiatrica e di appropriate procedure odontoiatriche preventive prima di iniziare il trattamento con Zaltrap;
• nei pazienti trattati con Zaltrap che hanno precedentemente ricevuto, o stanno ricevendo, bifosfonati per via endovenosa, devono essere evitate, se possibile, procedure odontoiatriche invasive.
Ulteriori informazioni e raccomandazioni sugli aspetti di sicurezza:
Aflibercept, in combinazione con Irinotecan / 5-Fluorouracile / Acido folinico secondo lo schema FOLFIRI, è indicato nel trattamento chemioterapico degli adulti con diagnosi di carcinoma colo rettale metastatico ( MCRC – metastatic colon-rectal cancer ) che è resistente o è progredito dopo un regime contenente Oxaliplatino.
Una recente metanalisi di 3 studi di fase 3 ( EFC10262/VELOUR, EFC10261/VITAL, EFC10547/VANILLA ) ha mostrato una frequenza globale di osteonecrosi della mandibola / mascella dello 0.2% ( 3 pazienti, N=1333 ) in pazienti trattati con Aflibercept e meno dello 0.1% ( 1 paziente, N=1329 ) in pazienti trattati con placebo.
Si stima che al 3 agosto 2015 Zaltrap sia stato somministrato a più di 22.700 pazienti oncologici a livello mondiale. Cumulativamente, fino al 3 agosto 2015, Sanofi ha ricevuto 8 segnalazioni post-marketing di osteonecrosi della mandibola / mascella nei pazienti trattati con Zaltrap.
Tre di questi casi erano associati all'uso concomitante di bifosfonati, per i quali l’osteonecrosi della mandibola / mascella costituisce un rischio identificato.
Tre casi avevano avuto una procedura dentale invasiva. Dei tre casi con procedura dentale invasiva, due stavano ricevendo, o avevano ricevuto, un bifosfonato. Nessuno dei casi ha avuto esito fatale.
Sulla base dei risultati degli studi clinici, della revisione dei casi segnalati, e di un potenziale effetto di classe degli agenti anti-angiogenici che agiscono sul pathway del VEGF, il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e Foglio Illustrativo sono stati aggiornati per includere nuove informazioni di sicurezza relativamente alla osteonecrosi della mandibola / mascella e per fornire raccomandazioni sulla gestione dei pazienti.
Le procedure odontoiatriche invasive costituiscono un fattore di rischio identificato di osteonecrosi della mandibola / mascella. Pertanto va considerata l’opportunità di una visita odontoiatrica e di appropriate procedure odontoiatriche preventive prima di iniziare il trattamento con Zaltrap.
Si deve esercitare cautela quando Zaltrap e bifosfonati per via endovenosa vengono somministrati in modo concomitante o sequenziale.
Nei pazienti trattati con Zaltrap che hanno precedentemente ricevuto, o stanno ricevendo, bifosfonati per via endovenosa, si devono evitare, se possibile, procedure odontoiatriche invasive. ( Xagena2016 )
Fonte: EMA, 2016
Onco2016 Endo2016 Farma2016
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