Benefici persistenti sulla sopravvivenza generale con Bortezomib - Melfalan - Prednisone versus Melfalan - Prednisone nei pazienti con mieloma multiplo non-trattato


L’analisi finale dello studio di fase III VISTA ( Velcade As Initial Standard Therapy in Multiple Myeloma: Assessment With Melphalan and Prednisone ) è stata condotta per determinare se i benefici di sopravvivenza generale con il regime VMP ( Bortezomib, Melfalan, Prednisone ) versus il regime MP ( Melfalan, Prednisone ) nei pazienti con mieloma non-adatti per il trapianto si mantenessero dopo 5 anni di follow-up e per esplorare il rischio di secondi tumori primari.

In totale, 682 pazienti hanno ricevuto fino a 9 cicli di 6 settimane di regime VMP o MP e sono stati in seguito osservati a intervalli uguali o inferiori a 12 settimane.

I dati sulle seconde neoplasie primarie sono stati raccolti da interviste ai singoli pazienti in tutti i siti e da 655 pazienti.

Dopo un follow-up mediano di 60.1 mesi, è stata osservata una riduzione del rischio di decesso del 31% con VMP rispetto a MP ( hazard ratio [ HR ], 0.695; P inferiore a 0.001; sopravvivenza generale mediana 56.4 vs 43.1 mesi ).

I benefici di sopravvivenza generale con il regime VMP sono stati osservati in sottogruppi prespecificati di pazienti ( età uguale o superiore a 75 anni, mieloma di stadio III, clearance della creatinina inferiore a 60 mL/min ).

Il 63% dei pazienti del regime VMP e il 73% di quelli del regime MP hanno ricevuto una terapia successiva.

Il tempo alla successiva terapia ( mediana, 30.7 vs 20.5 mesi; HR=0.557; P inferiore a 0.001 ) è risultato maggiore con VMP che con MP.

Tra i pazienti che avevano ricevuto successive chemioterapie, la sopravvivenza dall’inizio della successiva terapia è risultata simile in seguito a somministrazione di VMP ( mediana, 28.1 mesi ) o MP ( mediana, 26.8 mesi; HR=0.914 ).

In seguito a VMP/MP, le proporzioni dell’incidenza di neoplasie ematologiche ( 1% vs 1% ) e tumori solidi ( 5% vs 3% ) e i tassi di incidenza aggiustati per esposizione ( 0.017 vs 0.013 per anno-paziente ) sono risultati simili e in linea con i tassi di background.

In conclusione, il regime Bortezomib – Melfalan - Prednisone ha portato a una riduzione significativa nel rischio di decesso versus il regime Melfalan – Prednisone, e tale riduzione si è mantenuta a 5 anni di follow-up e nonostante un uso sostanziale di nuove terapie di salvataggio.
Non sono state riscontrate nuove indicazioni di sicurezza per secondi tumori primari in seguito a trattamento con l’associazione Bortezomib - Melfalan - Prednisone. ( Xagena2013 )

San Miguel JF et al, J Clin Oncol 2013; 31: 448-455

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