L’associazione tra beta-bloccanti e calcioantagonisti sembra essere efficace nella prevenzione delle aritmie da sforzo nella tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica
La terapia elettiva per la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica è basata sui beta-bloccanti, somministrati ad alti dosaggi.
Tuttavia, sebbene i beta-bloccanti siano in grado di prevenire la tachicardia ventricolare indotta dallo sforzo, la maggior parte dei pazienti continua a presentare ectopia ventricolare sotto sforzo, ed alcuni studi hanno riportato un’alta incidenza di mortalità nonostante il trattamento con beta-bloccanti.
Ricercatori del Tel Aviv Sourasky Medical Center in Israele hanno esaminato se l’associazione beta-bloccanti e calcioantagonisti fosse in grado di prevenire le aritmie ventricolari da sforzo in misura maggiore rispetto ai soli beta-bloccanti.
Allo studio hanno preso parte 5 pazienti con tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica, ed uno con tachicardia ventricolare polimorfa e cardiomiopatia ipertrofica, che presentavano ectopia ventricolare sotto sforzo nonostante la terapia con beta-bloccanti.
Il test da sforzo limitato dai sintomi è stato eseguito prima e durante terapia massimale con beta-bloccanti, e ripetuto dopo aggiunta del calcioantagonista Verapamil ( Isoptin ) per os.
Dopo aver confrontato la prova da sforzo con beta-bloccanti e con l’associazione beta-bloccanti e Verapamil, è emerso che le aritmie da sforzo si erano ridotte.
Tre pazienti sono andati incontro a tachicardia ventricolare non-sostenuta ( TVNS ) durante terapia con i beta-bloccanti; nessuno di loro ha presentato tachicardia ventricolare mentre stava assumendo la combinazione di un beta-bloccante e del calcioantagonista.
Il numero delle ectopie ventricolari durante l’intera prova da sforzo si è ridotto passando in media da 78 battiti a 6 battiti.
Un paziente con tachicardia ventricolare spontanea, ricorrente, sottoposto a shock multipli erogati dal proprio defribillatore cardioverter implantabile ( ICD ), nonostante terapia massimale con beta-bloccanti ( 14 shock in 6 mesi ), è rimasto libero da aritmie ( per 7 mesi ) dopo l’aggiunta di Verapamil.
Questi dati preliminari stanno ad indicare che l’associazione tra beta-bloccanti e calcioantagonisti potrebbe essere più efficace della terapia con i soli beta-bloccanti nella prevenzione delle aritmie sotto sforzo nei pazienti con tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica. ( Xagena2007 )
Rosso R et al, Heart Rhythm 2007; 4: 1149-1154
Farma2007 Cardio2007
Indietro
Altri articoli
Calcioantagonisti versus altre classi di farmaci antipertensivi: effetto sulle patologie cardiovascolari e sugli eventi MACE
Una meta-analisi di studi randomizzati controllati ( RCT ) ha mostrato che i decessi per tutte le cause non erano...
Donne in postmenopausa con diabete mellito di tipo 2: aumento del rischio di frattura associato a ipertensione e a trattamento con calcioantagonisti
Le pazienti con diabete mellito di tipo 2 presentano spesso altre malattie, come ipertensione, dislipidemia, e malattie cardiovascolari. Tuttavia, non...
Ipertensione: rischio di fibrillazione atriale incidente con i calcioantagonisti
Diverse classi di farmaci anti-ipertensivi possono influire sul rischio di fibrillazione atriale. Alcuni studi hanno suggerito che i farmaci che...
Prevenzione dell’ictus: nessun vantaggio degli antagonisti del recettore dell’angiotensina sugli Ace inibitori e sui calcioantagonisti
Gli antagonisti del recettore dell'angiotensina, anche noti come sartani, sono ampiamente impiegati nei pazienti ad alto rischio di eventi cardiocerebrovascolari.E’...
Lercanidipina meglio tollerata rispetto agli altri calcioantagonisti diidropiridinici
Ricercatori della Nova Southeastern University negli Stati Uniti, hanno compiuto una revisione della letteratura riguardo all’efficacia, tollerabilità ed utilità d’impiego...
Studio ERICA: la Ranolazina in associazione ad Amlodipina riduce gli episodi anginosi nei pazienti non responder ai calcioantagonisti
L’obiettivo dello studio ERICA ( Efficacy of Ranolazine in Chronic Angina ) migliora l’angina nei pazienti con malattia coronarica stabile...
I diuretici più efficaci dei calcioantagonisti nel prevenire l’insufficienza cardiaca nei pazienti con ipertensione
L’ipertensione è una delle principali cause di insufficienza cardiaca e la precede nel 91% dei casi. Lo studio ALLHAT (...
Ipertensione polmonare, evitare l’uso dei calcioantagonisti
L’American College of Chest Phisicians ( ACCP ) – Diagnosis and Management of Pulmonary Arterial Hypertension: ACCP Evidence–Based Clinical Practice...
Ritardata presentazione dell’overdose da calcioantagonisti
Ai dosaggi terapeutici i calcioantagonisti sono farmaci sicuri. L’impiego di alti dosaggi può provocare gravi effetti indesiderati, tra cui: confusione,...