Axitinib in associazione a Pembrolizumab nei pazienti con cancro a cellule renali in stadio avanzato
Studi precedenti che combinano inibitori del checkpoint PD-1 con inibitori della tirosin-chinasi del percorso VEGF sono stati caratterizzati da eccesso di tossicità, precludendo un ulteriore sviluppo.
Si è ipotizzato che Axitinib ( Inlyta ), un inibitore VEGF più selettivo rispetto ad altri precedentemente testati, possa essere combinato in modo sicuro con Pembrolizumab ( Keytruda ), un anti-PD-1, e produrre attività antitumorale nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato naive-al-trattamento.
In uno studio in aperto di fase 1b in 10 Centri negli Stati Uniti, sono stati arruolati pazienti di età pari o superiore a 18 anni affetti da carcinoma a cellule renali avanzato, prevalentemente di sottotipo a cellule chiare, con tumore primario resecato e almeno una lesione misurabile, ECOG performance status di 0-1, ipertensione controllata e nessuna precedente terapia sistemica per carcinoma a cellule renali.
I pazienti eleggibili hanno ricevuto Axitinib più Pembrolizumab in una fase di determinazione della dose per stimare la dose massima tollerata e altri pazienti sono stati arruolati in una fase di espansione della dose per stabilire ulteriormente la sicurezza e determinare l'efficacia preliminare.
Axitinib 5 mg è stato somministrato per via orale due volte al giorno con Pembrolizumab 2 mg/kg somministrato per via endovenosa ogni 3 settimane.
È stata valutata la sicurezza in tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di Axitinib o Pembrolizumab; l'attività antitumorale è stata valutata in tutti i pazienti che hanno ricevuto il trattamento di studio e avevano una valutazione adeguata del tumore al basale.
L'endpoint primario era la tossicità dose-limitante durante i primi due cicli ( 6 settimane ) per stimare la dose massima tollerata e la dose raccomandata di fase 2.
Tra il 2014 e il 2015 sono stati arruolati 11 pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato non-trattato in precedenza alla fase di individuazione della dose; tra giugno e ottobre 2015 sono stati arruolati 41 pazienti alla fase di espansione della dose.
Tutti e 52 i pazienti sono stati analizzati insieme.
Non sono state osservate tossicità impreviste. Sono state segnalate 3 tossicità limitanti la dose negli 11 pazienti trattati durante il periodo di osservazione di 6 settimane ( fase di individuazione della dose ): un paziente ha avuto un attacco ischemico transitorio [ TIA ] e 2 pazienti sono stati in grado di assumere solo meno del 75% della dose prevista di Axitinib a causa della tossicità correlata al trattamento.
Al cutoff dei dati nel 2017, 25 pazienti ( 48% ) stavano ancora ricevendo il trattamento di studio.
Eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o superiore si sono verificati in 34 ( 65% ) pazienti; i più comuni hanno incluso ipertensione ( n=12, 23% ), diarrea ( n=5, 10% ), affaticamento ( n=5, 10% ) e aumento della concentrazione di alanina aminotransferasi ( n=4, 8% ).
I più comuni eventi avversi potenzialmente correlati al sistema immunitario, probabilmente correlati a Pembrolizumab, hanno incluso diarrea ( n=15, 29% ), aumento della concentrazione di alanina aminotransferasi [ ALT ] ( n=9, 17% ) o della concentrazione di aspartato aminotransferasi [ AST ] ( n=7, 13% ), ipotiroidismo ( n=7, 13% ) e affaticamento ( n=6, 12% ).
28 pazienti ( 54% ) hanno presentato eventi avversi gravi correlati al trattamento.
Al cutoff dei dati, 38 pazienti ( 73% ) avevano raggiunto una risposta obiettiva ( risposta completa o parziale ).
Il trattamento di combinazione di Axitinib più Pembrolizumab è tollerabile e mostra una promettente attività antitumorale nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato naive-al-trattamento.
Indipendentemente dal fatto che la combinazione funzioni meglio di una sequenza di inibizione del percorso VEGF seguita da una terapia anti-PD-1, si attende il completamento di uno studio di fase 3 di confronto tra Axitinib più Pembrolizumab e la monoterapia con Sunitinib. ( Xagena2018 )
Atkins MB et al, Lancet Oncol 2018; 19: 405-415
Onco2018 Nefro2018 Uro2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...
ASCO24 - Ivonescimab migliora la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso con mutazione di EGFR dopo fallimento di un inibitore tirosin-chinasico di EGFR. Studio HARMONi-A
Ivonescimab più chemioterapia è stato approvato in Cina, e ora è considerato il trattamento standard per i pazienti con carcinoma...
Risultati clinicopatologici nei pazienti con neuropatie paraneoplastiche e anticorpi fortemente associati al cancro
Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
Gedatolisib in combinazione con Palbociclib e terapia endocrina nelle donne con cancro mammario avanzato HR-positivo e HER2-negativo
La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Fruzaqla a base di Fruquintinib nel trattamento di adulti con cancro del colon-retto metastatico, non-respoder a Trifluridina-Tipiracil o Regorafenib
Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...