Capecitabina adiuvante per il tumore al seno in fase iniziale: risultati di sopravvivenza globale a 15 anni


Sono disponibili pochi dati sull'influenza della Capecitabina ( Xeloda ) nel setting adiuvante sulla sopravvivenza a lungo termine dei pazienti con tumore mammario in fase iniziale.

Il Finland Capecitabine Trial ( FinXX ) è uno studio randomizzato, in aperto e multicentrico che valuta l'integrazione della Capecitabina in un regime chemioterapico adiuvante contenente un taxano e un'antraciclina per il trattamento del tumore mammario in fase iniziale.
Tra il 2004 e il 2007, sono stati arruolati 1.500 pazienti con tumore mammario in fase iniziale con linfonodi ascellari positivi o ad alto rischio con linfonodi negativi.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a TX-CEX, costituito da 3 cicli di Docetaxel ( T ) più Capecitabina ( X ) seguiti da tre cicli di Ciclofosfamide, Epirubicina e Capecitabina ( CEX, 753 pazienti ), o a T-CEF, costituito di tre cicli di Docetaxel seguiti da 3 cicli di Ciclofosfamide, Epirubicina e Fluorouracile ( CEF, 747 pazienti ).

La raccolta dei dati è stata bloccata nel dicembre 2020. A questa data, il tempo mediano di follow-up dei pazienti vivi era di 15.3 anni nel gruppo TX-CEX e 15.4 anni nel gruppo T-CEF.
I pazienti assegnati a TX-CEX sono sopravvissuti più a lungo di quelli assegnati a T-CEF ( hazard ratio, HR=0.81; P=0.037 ).

Il tasso di sopravvivenza a 15 anni è stato del 77.6% nel gruppo TX-CEX e del 73.3% nel gruppo T-CEF.

Nelle analisi esplorative per sottogruppi, i pazienti con tumore negativo al recettore degli estrogeni e quelli con tumore triplo negativo trattati con TX-CEX hanno mostrato la tendenza a vivere più a lungo di quelli trattati con T-CEF.

L'aggiunta di Capecitabina a un regime chemioterapico contenente Docetaxel, Epirubicina e Ciclofosfamide ha prolungato la sopravvivenza dei pazienti con tumore alla mammella in fase iniziale. ( Xagena2022 )

Joensuu H et al, J Clin Oncol 2022; 40: 1051-1058

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