La Piridossina non è efficace nella prevenzione della sindrome mano-piede associata a terapia con Capecitabina
È stato condotto uno studio per determinare se la terapia con Piridossina ( Vitamina B6 ) possa prevenire lo sviluppo di sindrome mano-piede in pazienti trattati con Capecitabina ( Xeloda ).
Pazienti naive alla chemioterapia e con tumori del tratto gastrointestinale destinati a chemioterapia contenente Capecitabina sono stati assegnati in maniera casuale a trattamento concomitante con Piridossina per via orale ( 200 mg/die ) oppure con placebo.
I pazienti sono stati stratificati in base al regime di chemioterapia e sono stati seguiti fino allo sviluppo di sindrome mano-piede di grado uguale o superiore a 2 secondo i criteri di tossicità comuni del National Cancer Institute ( NCI ) o fino al termine della chemioterapia con Capecitabina.
I pazienti del gruppo placebo che hanno sviluppato sindrome mano-piede di grado uguale o superiore a 2 sono stati nuovamente assegnati in maniera casuale a Piridossina o a placebo nel successivo ciclo di chemioterapia per determinare se la Piridossina fosse in grado di migliorare la sindrome.
In entrambi i gruppi la sindrome mano-piede di grado uguale o superiore a 2 si è manifestata dopo un numero mediano di cicli di chemioterapia pari a 3.
La sindrome di grado uguale o superiore a 2 si è sviluppata nel 30.6% dei 180 pazienti del gruppo placebo e nel 31.7% dei 180 del gruppo Piridossina.
La dose cumulativa di Capecitabina prima della manifestazione di sindrome di grado uguale o superiore a 2 non ha mostrato differenze tra i 2 gruppi ( mediana non-raggiunta in nessuno dei gruppi; hazard ratio, HR=0.95; P=0.788 ).
La randomizzazione dei 44 pazienti del gruppo placebo con sindrome mano-piede di grado uguale o superiore a 2 a trattamento con placebo o Piridossina nel successivo ciclo di chemioterapia non ha portato a differenze significative nella proporzione di pazienti che ha mostrato miglioramento della sindrome ( 42.9% vs 47.8%; HR=1.12; P=0.94 ).
Con l'analisi multivariata, l'età uguale o superiore a 56 anni ( HR=1.768; P=0.005 ) è risultata un fattore di rischio indipendente per sindrome mano-piede di grado maggiore o uguale a 2, e l'uso combinato di Docetaxel ( HR=2.046; P=0.096 ) ha mostrato significatività borderline.
In conclusione, la Piridossina non è risultata efficace nella prevenzione della sindrome mano-piede associata all'uso di Capecitabina. ( Xagena2010 )
Kang YK et al, J Clin Oncol 2010; 28: 3824-3829
Farma2010 Onco2010
Indietro
Altri articoli
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Trifluridina - Tipiracil più Bevacizumab rispetto a Capecitabina più Bevacizumab come trattamento di prima linea per i pazienti con tumore colorettale metastatico non-idonei alla terapia intensiva: studio SOLSTICE
Trifluridina - Tipiracil ( Lonsurf ) più Bevacizumab ( Avastin ) ha mostrato efficacia in precedenti studi di fase 2...
Efficacia di Vinorelbina orale metronomica, Ciclofosfamide e Capecitabina rispetto a Paclitaxel endovenoso settimanale in pazienti con tumore mammario metastatico positivo al recettore degli estrogeni, ERBB2-negativo: studio METEORA-II
Nonostante l'efficacia della terapia endocrina più inibitori della chinasi ciclina-dipendente ( CDK ) 4/6 come trattamento di prima linea per...
Capecitabina adiuvante per il tumore al seno in fase iniziale: risultati di sopravvivenza globale a 15 anni
Sono disponibili pochi dati sull'influenza della Capecitabina ( Xeloda ) nel setting adiuvante sulla sopravvivenza a lungo termine dei pazienti...
Effetto della chemioterapia di induzione con Paclitaxel, Cisplatino e Capecitabina rispetto a Cisplatino e Fluorouracile sulla sopravvivenza libera da fallimento per i pazienti con carcinoma nasofaringeo in stadio IVA-IVB
La chemioterapia di induzione aggiunta alla chemioradioterapia concomitante migliora significativamente la sopravvivenza per i pazienti con carcinoma nasofaringeo locoregionale avanzato,...
Capecitabina adiuvante dopo concomitante trattamento chemioradioterapico nel carcinoma rinofaringeo locoregionale avanzato
L'induzione o la chemioterapia adiuvante con chemioradioterapia concomitante ( CCRT ) sono opzioni terapeutiche di prima linea per il trattamento...
Pirotinib più Capecitabina nei pazienti con tumore mammario positivo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano e metastasi cerebrali: studio PERMEATE
I pazienti con tumore mammario metastatico HER2-positivo hanno un alto rischio di sviluppare metastasi cerebrali. Le opzioni di trattamento efficaci...
Efficacia di Capecitabina più Irinotecan rispetto alla monoterapia con Irinotecan come trattamento di seconda linea nei pazienti con tumore della colecisti avanzato: studio GB-SELECT
Vi è incertezza terapeutica sull'uso della chemioterapia di combinazione o con un singolo agente nel trattamento dei pazienti con tumore...
Capecitabina versus monitoraggio attivo nel tumore del colon-retto metastatico stabile o rispondente dopo 16 settimane di terapia di prima linea: studio FOCUS4-N
Nonostante un'ampia evidenza randomizzata a sostegno dell'uso delle interruzioni del trattamento nel tumore del colon-retto metastatico ( mCRC ), non...
Capecitabina per il trattamento e la prevenzione di cheratosi attinica, carcinoma a cellule squamose e carcinoma a cellule basali
Alcuni gruppi di pazienti, come i riceventi di trapianto di organi solidi ( SOTR ), hanno un rischio significativamente maggiore...