Epilessia: monoterapia con Vigabatrin versus monoterapia con Carbamazepina
Efficacia e sicurezza di Vigabatrin ( Sabril ) come terapia aggiuntiva per epilessia refrattaria sono state ben stabilite, tuttavia questi dati devono essere valutati tenendo conto del rischio di sviluppare difetti del campo visivo.
Non è noto da revisioni sistematiche se la monoterapia con Vigabatrin sia un trattamento sicuro ed efficace rispetto al farmaco antiepilettico standard Carbamazepina ( Tegretol ) in monoterapia per l’epilessia.
È stata condotta una revisione sistematica della letteratura per valutare efficacia e sicurezza della monoterapia con Vigabatrin versus monoterapia con Carbamazepina per il trattamento della epilessia includendo gli studi randomizzati e controllati che si occupavano di questo confronto.
L’esito primario era il tempo all’abbandono del trattamento, gli esiti secondari erano il tempo al raggiungimento della remissione di 6 e 12 mesi dopo la randomizzazione, il tempo alla prima crisi dopo randomizzazione e gli eventi avversi.
I dati sono stati espressi in forma di hazard ratio ( HR ) per il tempo all’evento o come risk ratio ( RR ) per gli eventi avversi.
Cinque studi per un totale di 734 partecipanti sono risultati idonei all’inclusione.
È stato valutato solo 1 studio dato che era di buona qualità, mentre gli altri 4 sono risultati di scarsa qualità.
Tuttavia, è risultato difficile effettuare la meta-analisi estraendo i dati per sintetizzare i risultati come previsto in origine, soprattutto perchè non tutti gli studi riportavano gli stessi esiti di quelli scelti per la revisione.
Non è emersa alcuna differenza significativa a favore di Vigabatrin o Carbamazepina in termini di tempo all’abbandono del trattamento e tempo al raggiungimento della remissione di 6 mesi dopo la stabilizzazione di dose post-randomizzazione, ma i risultati hanno mostrato uno svantaggio per Vigabatrin sul tempo alla prima crisi dopo la randomizzazione.
Rispetto a Carbamazepina, l’assunzione di Vigabatrin è risultata associata a più manifestazioni di aumento ponderale e meno rash cutanei e sonnolenza.
Non sono emerse differenze nei difetti del campo visivo e disturbi visivi.
In conclusione, i dati disponibili sono insufficienti per valutare il bilancio rischio-beneficio legato all’uso di monoterapia con Vigabatrin versus monoterapia con Carbamazepina per il trattamento della epilessia.
Considerando l’alta prevalenza di difetti del campo visivo riportati in una precedente revisione di studi osservazionali ( Maguire 2010 ), la monoterapia con Vigabatrin per l’epilessia dovrebbe essere prescritta con attenzione e non deve essere considerata strategia di prima scelta.
Se tale terapia è necessaria, deve essere effettuata una valutazione frequente del campo visivo.
La ricerca dovrebbe in futuro concentrarsi sulle ragioni che portano ai difetti del campo visivo ed esplorare le potenziali strategie di prevenzione.
Inoltre, studi futuri sulla monoterapia della epilessia dovrebbero riportare i risultati in accordo con le raccomandazioni della commissione ILAE ( International League Against Epilepsy ) e dovrebbe essere migliorata la qualità metodologica. ( Xagena2012 )
Xiao Y et al, Cochrane Database of Systematic Reviews 2012, Issue 1. Art. No.: CD008781
Neuro2012 Farma2012
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