Durvalumab con o senza Tremelimumab in combinazione con chemioterapia come terapia di prima linea per il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico: studio POSEIDON


Lo studio POSEIDON di fase III in aperto ha valutato Tremelimumab ( Imjudo ) più Durvalumab ( Imfinzi ) e chemioterapia ( T+D+CT ) e Durvalumab più chemioterapia ( D+CT ) rispetto alla sola chemioterapia ( CT ) nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico di prima linea ( mNSCLC ).

I pazienti ( n=1.013 ) con tumore al polmone non-a-piccole cellule metastatico EGFR/ALK wild-type sono stati assegnati in modo casuale a Tremelimumab 75 mg più Durvalumab 1.500 mg e chemioterapia a base di Platino per un massimo di quattro cicli di 21 giorni, seguiti da Durvalumab una volta ogni 4 settimane fino a progressione e una dose aggiuntiva di Tremelimumab; Durvalumab più chemioterapia per un massimo di quattro cicli di 21 giorni, seguiti da Durvalumab una volta ogni 4 settimane fino a progressione; o chemioterapia per un massimo di sei cicli di 21 giorni ( con o senza Pemetrexed di mantenimento; tutti i bracci ).

Gli endpoint primari erano la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) per D+CT rispetto a CT.
Gli endpoint secondari chiave alfa-controllati erano la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale per T+D+CT rispetto a CT.

La sopravvivenza senza progressione è risultata significativamente migliorata con D+CT rispetto a CT ( hazard ratio HR, 0.74; P=0.0009; mediana, 5.5 vs 4.8 mesi ); una tendenza al miglioramento della sopravvivenza globale non ha raggiunto la significatività statistica ( HR, 0.86; P=0.0758; mediana, 13.3 vs 11.7 mesi; OS a 24 mesi, 29.6% vs 22.1% ).

La sopravvivenza libera da progressione ( HR, 0.72; P=0.0003; mediana, 6.2 vs 4.8 mesi ) e la sopravvivenza globale ( HR, 0.77; P=0.0030; mediana, 14.0 vs 11.7 mesi; OS a 24 mesi, 32.9% vs 22.1% ) sono significativamente migliorate con T+D+CT rispetto a CT.

Gli eventi avversi correlati al trattamento sono stati di grado massimo 3/4 nel 51.8%, 44.6% e 44.4% dei pazienti trattati rispettivamente con T+D+CT, D+CT e CT; 15.5%, 14.1% e 9.9%, rispettivamente, hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi correlati al trattamento.

D+CT ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione rispetto a CT. Un ciclo limitato di Tremelimumab aggiunto a Durvalumab e alla chemioterapia ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione rispetto alal chemioterapia, senza un carico aggiuntivo significativo di tollerabilità, rappresentando una potenziale nuova opzione nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico di prima linea. ( Xagena2023 )

Johnson ML et al, J Clin Oncol 2023; 41: 1213-1227

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