Terapia di chelazione nella cardiopatia ischemica
La chelazione con l’impiego dell’EDTA è una terapia alternativa ampiamente impiegata nella cardiopatia ischemica, ma non sufficientemente valutata.
Lo scopo dello studio, è stato quello di verificare se gli attuali protocolli con EDTA avessero un favorevole impatto sulla soglia di tolleranza all’esercizio e sui parametri della qualità di vita nei pazienti con cardiopatia ischemica stabile.
Lo studio, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, è stato condotto tra il gennaio 1996 ed il gennaio 2000.
Dei 3.140 pazienti esaminati, a 171 è stato eseguito il treadmill test e gli arruolati sono stati 84.
I criteri d’ingresso comprendevano: un’età di almeno 21 anni con coronaropatia diagnosticata all’angiografia o un documentato infarto miocardico ed angina stabile. Tutti i pazienti erano in trattamento farmacologico.
I pazienti sono stati assegnati in modo random a ricevere infusioni di EDTA (40 mg/kg ) (n = 41 ) o placebo n = 40) per 3 ore, 2 volte la settimana per 15 settimane ed una volta al mese per 3 mesi.
Ad entrambi i gruppi di pazienti è stata somministrata una terapia multivitaminica.
Trentanove pazienti in ciascun gruppo hanno completato il protocollo di 27 settimane.
Un paziente sotto trattamento con EDTA ha dovuto interrompere la terapia per un transitorio aumento della creatinina sierica.
Sulla base del tempo di esercizio all’ischemia, della capacità di eseguire un esercizio, e dei parametri della qualità di vita, non è emersa alcuna evidenza di un effetto favorevole della terapia di chelazione nei pazienti con cardiopatia ischemica, angina stabile.
Knudtson ML et al, JAMA 2002; 287 : 481-486
( Xagena2002 )
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