Risultati della chemioimmunoterapia di prima linea nel linfoma primitivo a cellule B del mediastino
In un'analisi del mondo reale sono stati valutati in Francia e in Belgio gli esiti del trattamento di prima linea dei pazienti con linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B ( PMBL ) e si è scoperto che gli approcci di chemioimmunoterapia possono essere associati a esiti positivi.
In questa analisi retrospettiva condotta in 25 Centri, ai pazienti con linfoma PMBL era stato somministrato 1 di 3 approcci terapeutici di prima linea.
Questi includevano Rituximab ( MabThera ) più Doxorubicina, Ciclofosfamide, Vindesina, Bleomicina e Prednisone ( R-ACVBP ) e Rituximab più Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ( R-CHOP ) somministrati per 14 giorni ( R-CHOP14 ) o 21 giorni ( R-CHOP21 ).
L'endpoint primario dell'analisi era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
Il regime R-ACVBP è stato somministrato a 180 pazienti in questo studio, mentre 76 pazienti hanno ricevuto R-CHOP14 e 57 pazienti hanno ricevuto R-CHOP21.
I tassi di consolidamento mediante trapianto di cellule staminali autologhe sono stati del 25.6% nel gruppo R-ACVBP, del 31.6% nel gruppo R-CHOP14 e dell'1.8% nel gruppo R-CHOP21.
Un piccolo numero di pazienti ( 5.4% ) è stato sottoposto a radioterapia mediastinica.
Con un follow-up mediano di 44 mesi, il tasso di sopravvivenza libera da progressione a 3 anni con il regime R-ACVBP è stato dell'89.4% ( IC 95%, 84.8-94.2% ), per R-CHOP14 è stato dell'89.4% ( IC 95%, 82.7-96.6% ) e per R-CHOP21 era del 74.7% ( IC 95%, 64-87.1% ).
La sopravvivenza libera da progressione era significativamente diversa tra i gruppi di trattamento ( P = 0.018 ), così come la sopravvivenza globale ( OS ) a 3 anni ( P = 0.0036 ).
I gruppi R-ACVBP ( 92.4% ) e R-CHOP14 ( 100% ) hanno mostrato tassi di sopravvivenza globale più elevati rispetto a quelli osservati con R-CHOP21 ( 87.5% ).
Dopo il trattamento, i tassi di risposta metabolica completa sono stati pari a 86.3% con il regime R-ACVBP, 86.8% con R-CHOP14 e 76.6% con R-CHOP21 ( P = 0.23 ).
L'analisi univariata ha indicato che l'uso di R-CHOP21 ( P = 0.012 ), la presenza di sintomi B ( P = 0.034 ) e un volume totale del tumore metabolico ( TMTV ) maggiore o uguale a 360 cm3 ( P = 0.037 ) erano associati a ridotta sopravvivenza senza progressione, ma l'analisi multivariata non ha rivelato predittori significativi di sopravvivenza PFS in questo studio.
Tuttavia, l'analisi multivariata ha mostrato che un volume TMTV maggiore o uguale a 360 cm3 era associato alla sopravvivenza globale ( P = 0.007 ).
Per quanto riguarda la sicurezza, R-ACVBP ha mostrato un tasso più elevato di neutropenia febbrile ( 24.4% ) rispetto a R-CHOP14 ( 5.3% ) o R-CHOP21 ( 5.3% ).
La mucosite era anche più comune con R-ACVBP ( 22.8% ) rispetto a R-CHOP14 ( 3.9% ) o R-CHOP21 ( 1.8% ).
In questo studio, i pazienti che hanno ricevuto i regimi R-CHOP14 o R-ACVBP hanno presentato risultati eccellenti con una tossicità acuta limitata.
Dai dati sono emersi esiti positivi per i pazienti con linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B che utilizzano la chemioimmunoterapia di prima linea senza la necessità di radioterapia. ( Xagena2021 )
Fonte: Blood Advances, 2021
Emo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Immunoterapia o chemioimmunoterapia negli anziani con tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato
L'inibitore del checkpoint immunitario ( ICI ) più il trattamento di combinazione con chemioterapia ( inibitore del checkpoint immunitario -...
Chemioimmunoterapia perioperatoria con Durvalumab per il carcinoma uroteliale muscolo-invasivo: studio SAKK 06/17
L’integrazione dell’immunoterapia nel contesto perioperatorio del carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ( MIUC ) appare promettente. SAKK 06/17 ha studiato l'aggiunta di...
Esiti migliori nei bambini con neuroblastoma ad alto rischio di nuova diagnosi trattati con chemioimmunoterapia con anticorpo hu14.18K322A
Si è valutato se la combinazione di un anticorpo monoclonale umanizzato anti-disialoganglioside ( hu14.18K322A ) durante la terapia migliori la...
Esiti a lungo termine per Ibrutinib - Rituximab e chemioimmunoterapia nella leucemia linfatica cronica: studio E1912
E' stato presentato il follow-up a lungo termine dello studio randomizzato E1912 che ha confrontato l'efficacia a lungo termine della...
Punteggio di rischio prognostico per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivata o refrattaria trattati con terapie mirate o chemioimmunoterapia
Non esistono modelli prognostici clinicamente validati per la sopravvivenza globale nei pazienti con leucemia linfatica cronica ( CLL ) recidivata...
La combinazione Ibrutinib e Rituximab oppure la chemioimmunoterapia per la leucemia linfocitica cronica
I dati relativi all'efficacia del trattamento con la combinazione Ibrutinib ( Imbruvica ) e Rituximab ( MabThera ), rispetto alla...
Tempo alla progressione dopo prima linea con Fludarabina, Ciclofosfamide e chemioimmunoterapia con Rituximab per leucemia linfatica cronica
Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab ( FCR ) sono diventati un regime di chemioimmunoterapia standard per i pazienti con leucemia linfatica...
Mantenimento con Rituximab versus osservazione dopo induzione abbreviata con chemioimmunoterapia in pazienti anziani con leucemia linfatica cronica non trattata in precedenza
La maggior parte dei pazienti con leucemia linfatica cronica va incontro a recidiva dopo terapia iniziale combinando la chemioterapia con...
Mantenimento con Rituximab rispetto alla osservazione dopo induzione abbreviata con chemioimmunoterapia in pazienti anziani con leucemia linfatica cronica non-trattata in precedenza
La maggior parte dei pazienti con leucemia linfatica cronica va incontro a recidiva dopo terapia iniziale combinando la chemioterapia con...