Acido Retinoico riduce la neuropatia indotta dalla chemioterapia in un modello animale e nei pazienti con tumore al polmone
È stato condotto uno studio per valutare l’effetto dell’Acido Retinoico tutto-trans ( ATRA ) come trattamento per la neuropatia periferica indotta da chemioterapia in un modello animale sperimentale e in un studio randomizzato, in doppio cieco e controllato, in pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule.
Quaranta ratti Wistar maschi sono stati randomizzati in 5 gruppi: gruppo A, controllo; gruppi B e C, trattati con Cisplatino; e gruppi D ed E, trattati con Paclitaxel.
ATRA ( 20 mg/kg per bocca ) è stato somministrato per 15 giorni nei gruppi C ed E.
E’ stata valutata la neuropatia e i cambiamenti morfologici legati alla rigenerazione nervosa nel nervo sciatico, concentrazione di fattore di crescita nervosa ( nerve growth factor; NGF ) ed espressione dei recettori dell’acido retinoico RAR-alfa e RAR-beta.
Inoltre, 95 pazienti, con tumore al polmone non-a-piccole cellule in trattamento chemioterapico, sono stati assegnati in maniera casuale ad ATRA ( 20 mg/m2/die ) oppure a placebo.
Sono stati valutati livello sierico di NGF, test neurofisiologici e neurotossicità clinica.
Il modello sperimentale ha sviluppato neuropatia e degenerazione degli assoni, associata a diminuzione dei livelli di NGF nei nervi periferici.
Il trattamento con ATRA ha revertito i cambiamenti sensoriali e la morfologia nervosa; questo è risultato associato a un aumento dei livelli di NGF e dell’espressione di RAR-beta.
I pazienti trattati con chemioterapia hanno mostrato neuropatia clinica e perdita degli assoni mediante tecniche di neurofisiologia, che erano correlati a una diminuzione dei livelli di NGF.
ATRA ha ridotto la degenerazione degli assoni dimostrata dalla velocità di conduzione nervosa e da manifestazioni cliniche di neuropatie di grado uguale o maggiore a 2.
In conclusione, ATRA ha ridotto la neuropatia sperimentale indotta da chemioterapia, ha aumentato i livelli di NGF e ha indotto l’espressione di RAR-beta nelle terminazioni nervose.
Nei pazienti, la riduzione dei livelli di NGF nel siero è risultata associata alla gravità della neuropatia; il trattamento con ATRA ha ridotto le alterazioni elettrofisiologiche.
Questo studio ha fornito evidenza di classe II riguardo al miglioramento della conduzione nervosa con ATRA nei pazienti con neuropatia periferica indotta da chemioterapia. ( Xagena2011 )
Arrieta O et al, Neurology 2011; 77: 987-995
Farma2011 Neuro2011 Onco2011
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...