Avelumab versus chemioterapia standard di seconda linea nei pazienti con tumore colorettale metastatico e instabilità dei microsatelliti
Solo uno studio clinico randomizzato ha dimostrato la superiorità degli inibitori del checkpoint immunitario nei pazienti con tumore del colon-retto metastatico ( mCRC ) con deficit di riparazione del mismatch e/o instabilità dei microsatelliti ( dMMR/MSI ) nel contesto di prima linea.
Si è determinato se Avelumab ( un anticorpo anti-PD-L1 ) migliori la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto alla chemioterapia standard di seconda linea nei pazienti con tumore del colon-retto metastatico con deficit di riparazione del mismatch e/o instabilità dei microsatelliti.
SAMCO-PRODIGE 54 è uno studio clinico nazionale randomizzato di fase 2 in aperto condotto nel periodo 2018-2021 in 49 Centri francesi.
Sono stati inclusi nell'analisi i pazienti con carcinoma colorettale metastatico con deficit di riparazione del mismatch e/o instabilità dei microsatelliti che hanno manifestato progressione durante il trattamento con la terapia standard di prima linea.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere la terapia standard di seconda linea oppure Avelumab ( Bavencio ) ogni 2 settimane fino a progressione, effetti tossici inaccettabili o rifiuto del paziente.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione secondo i criteri RECIST versione 1.1, valutata dai ricercatori nei pazienti con tumore del colon e del retto metastatico e status confermato di deficit di riparazione del mismatch e/o instabilità dei microsatelliti che hanno ricevuto almeno 1 dose di trattamento ( popolazione intention-to-treat modificata, mITT ).
In totale 122 pazienti sono stati arruolati nella popolazione mITT. L’età media era di 66 anni, 65 pazienti ( 53.3% ) erano donne, 100 ( 82.0% ) avevano un tumore del lato destro e 52 ( 42.6% ) avevano tumori con mutazione BRAF V600E.
Non è stata riscontrata alcuna differenza nei pazienti e nelle caratteristiche del tumore tra i gruppi di trattamento.
Non sono stati rilevati nuovi problemi di sicurezza in nessuno dei due gruppi, con un minore numero di eventi avversi correlati al trattamento di almeno grado 3 nel gruppo Avelumab rispetto al gruppo chemioterapia ( 20, 31.7%, vs 34, 53.1%; P=0.02 ).
Dopo un follow-up mediano di 33.3 mesi, Avelumab si è rivelato superiore alla chemioterapia con o senza agenti mirati rispetto alla sopravvivenza libera da progressione ( 15, 24.6%, vs 5, 8.2%, tra i pazienti senza progressione; P=0.03 ).
I tassi di sopravvivenza libera da progressione a 12 mesi sono stati del 31.2% e del 19.4%, rispettivamente, nei gruppi Avelumab e di controllo, e del 27.4% e 9.1% a 18 mesi.
I tassi di risposta obiettiva sono risultati simili in entrambi i gruppi ( 18, 29.5%, vs 16, 26.2%; P=0.45 ).
Tra i pazienti con controllo della malattia, 18 ( 75.7% ) nel gruppo Avelumab rispetto a 9 ( 19.1% ) nel gruppo di controllo avevano un controllo della malattia in corso a 18 mesi.
Lo studio clinico randomizzato di fase 2 SAMCO-PRODIGE 54 ha mostrato, nei pazienti con carcinoma del colon-retto metastatico con deficit di riparazione del mismatch e/o instabilità dei microsatelliti, una migliore sopravvivenza libera da progressione e una durata del controllo della malattia con Avelumab rispetto al trattamento standard di seconda linea, con un profilo di sicurezza favorevole. ( Xagena2023 )
Taïeb J et al, JAMA Oncol 2023; 9: 1356-1363
Gastro2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...