Bendamustina in combinazione con Gemcitabina e Vinorelbina è una efficace chemioterapia di induzione prima del trapianto autologo di cellule staminali per linfoma di Hodgkin recidivato o refrattario
Uno studio multicentrico, in aperto, di fase II ha valutato la combinazione di Bendamustina, Gemcitabina e Vinorelbina ( BeGEV ) come terapia di induzione prima del trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ) nei pazienti con linfoma di Hodgkin ( HL ) recidivato o refrattario.
Erano ammissibili i pazienti con linfoma di Hodgkin che erano refrattari o avevano avuto una recidiva dopo una precedente linea di chemioterapia.
L'endpoint primario era il tasso di risposta completa ( CR ) dopo 4 cicli di terapia.
Gli endpoint secondari erano il tasso di risposta globale, l’attività di mobilizzazione delle cellule staminali e la tossicità.
Sono state inoltre valutate la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale.
In totale, sono stati arruolati 59 pazienti.
Dopo 4 cicli di terapia, 43 pazienti (73%) hanno raggiunto la risposta completa e 6 ( 10% ) hanno raggiunto una risposta parziale, per un tasso di risposta globale dell’83%.
Le più comuni tossicità non-ematologiche di grado 3 o 4 hanno incluso neutropenia febbrile ( n=7 ) e infezioni ( n=4 ).
Per quanto riguarda le tossicità ematologiche di grado 3-4, la trombocitopenia e la neutropenia sono state rilevate ciascuna in 8 pazienti ( 13.5% ).
Le cellule CD34+ sono state raccolte con successo in 55 su 57 pazienti valutabili, e 43 dei 49 pazienti che hanno risposto sono stati sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali.
Con un follow-up mediano di 29 mesi, i tassi di sopravvivenza libera da progressione e globale a 2 anni per la popolazione totale sono stati, rispettivamente, 62.2% e 77.6%. Le stesse misure per i pazienti sottoposti ad autotrapianto sono state, rispettivamente, 80.8% e 89.3%.
In conclusione, questo studio di fase II ha dimostrato che BeGEV è un regime di salvataggio efficace in grado di indurre risposta completa in un'alta percentuale di pazienti con linfoma di Hodgkin recidivato o refrattario prima del trapianto autologo di cellule staminali.
Questi dati forniscono un forte incentivo per un ulteriore sviluppo del regime BeGEV. ( Xagena2016 )
Santoro A et al, J Clin Oncol 2016; 34: 3293-3299
Onco2016 Emo2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...