Chemioterapia adiuvante con Fluorouracile più Acido Folinico vs Gemcitabina in seguito a resezione di tumore pancreatico ( 2010 )
È stato dimostrato che la terapia adiuvante con Fluorouracile ( 5-FU ) porta beneficio ai pazienti sottoposti a resezione di carcinoma pancreatico ed è noto che la Gemcitabina ( Gemzar ) è il farmaco più efficace nella malattia in stadio avanzato ed è efficace in pazienti con resezione del carcinoma del pancreas.
È stato condotto uno studio per determinare quale tra Fluorouracile o Gemcitabina fosse superiore in termini di sopravvivenza generale come trattamento adiuvante dopo resezione di carcinoma pancreatico.
Lo studio in aperto, di fase 3 e randomizzato e controllato ESPAC-3 ( European Study Group for Pancreatic Cancer ) è stato condotto in 159 Centri di cura in Europa, Australasia, Giappone e Canada.
Nella versione 2 dello studio ESPAC-3 sono stati inclusi 1.088 pazienti con carcinoma duttale pancreatico sottoposti a resezione; i pazienti sono stati randomizzati nel periodo 2000-2007, e sono stati seguiti per almeno 2 anni.
I pazienti hanno ricevuto Fluorouracile più Acido Folinico ( bolo intravenoso di Acido Folinico 20 mg/m(2), seguito da bolo intravenoso di Fluorouracile 425 mg/m(2), somministrati nei giorni 1-5 ogni 28 giorni ) ( n=551 ) oppre Gemcitabina ( 1000 mg/m(2) per infusione endovenosa 1 volta a settimana per 3 nell’arco di 1 mese ) ( n=537 ) per 6 mesi.
La principale misura di esito era la sopravvivenza generale, quelle secondarie erano la tossicità, la sopravvivenza libera da progressione e la qualità di vita.
L'analisi finale è stata condotta su una base intention-to-treat con un periodo di follow-up mediano di 34.2 mesi dopo 753 decessi ( 69% ).
La sopravvivenza mediana è stata di 23 mesi per i pazienti trattati con Fluorouracile più Acido Folinico e 23.6 mesi per quelli trattati con Gemcitabina ( hazard ratio, HR=0.94; P=0.39 ).
In totale, 77 pazienti ( 14% ) trattati con Fluorouracile più Acido Folinico sono andati incontro a 97 eventi avversi gravi correlati al trattamento, rispetto a 40 pazienti ( 7.5% ) trattati con Gemcitabina, andati incontro a 52 eventi ( P minore di 0.001 ).
Non sono emerse differenze significative nella sopravvivenza libera da progressione o nei punteggi di qualità di vita globale tra i gruppi di trattamento.
In conclusione, rispetto all'utilizzo di Fluorouracile più Acido Folinico, la Gemcitabina non ha portato un miglioramento nella sopravvivenza generale in pazienti con carcinoma pancreatico completamente resecato. ( Xagena2010 )
Neoptolemos JP et al, JAMA 2010; 304: 1073-81
Gastro2010 Onco2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...