Combinazione di chemioterapia a base di Carboplatino e Pertuzumab vs Carboplatino da solo nei pazienti con recidiva di cancro ovarico Platino-sensibile
Pertuzumab ( Perjeta ), un anticorpo monoclonale umanizzato diretto verso la via di segnalazione mediata dal recettore del fattore di crescita dell’epidermide umano ( HER ), ha mostrato attività nel carcinoma ovarico in modelli preclinici e nella clinica.
Uno studio randomizzato di fase II ha valutato l'efficacia e la sicurezza di Pertuzumab in combinazione con la chemioterapia a base di Carboplatino ( Paraplatin ) in pazienti con recidiva di carcinoma ovarico avanzato sensibile al Platino.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere 6 cicli di chemioterapia ( Carboplatino e Paclitaxel ( Taxol ), o Gemcitabina ) con o senza Pertuzumab.
L'end point primario era la sopravvivenza libera da progressione, determinata mediante criteri di valutazione della risposta nei tumori solidi e/o dai valori di CA 125 ( Cancer Antigen 125 ).
Gli endpoint secondari erano il tasso di risposta, il profilo di sicurezza, la durata della risposta, il tempo di sopravvivenza libera da progressione e di sopravvivenza globale per entrambi i bracci di trattamento.
In totale, 149 pazienti hanno ricevuto la chemioterapia con Pertuzumab ( braccio A, n=74 ) o la sola chemioterapia ( braccio B, n=75 ). Non vi è stata alcuna differenza significativa nella sopravvivenza libera da progressione media o negli endpoint secondari tra i due bracci di trattamento.
Nessuna differenza è stata osservata in un'analisi esplorativa di biomarcatori di espressione di HER3 mRNA tra i due bracci.
Pertuzumab è stato ben tollerato, senza alcun aumento di eventi avversi cardiaci rispetto alla sola chemioterapia.
L'aggiunta di Pertuzumab alla chemioterapia a base di Carboplatino non ha prolungato sostanzialmente la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti non-selezionati con carcinoma ovarico Platino-sensibile. ( Xagena2013 )
Kaye SB et al, Ann Oncol 2013; 24: 1: 145-152
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