Durata della chemioterapia doppietto adiuvante di 3 o 6 mesi nei pazienti con tumore del colon-retto in stadio II ad alto rischio
Poiché l'Oxaliplatino provoca neurotossicità cumulativa, la riduzione della durata del trattamento senza perdita di efficacia gioverebbe ai pazienti e agli operatori sanitari.
Quattro dei sei studi della collaborazione IDEA ( International Duration Evaluation of Adjuvant Chemotherapy ) includevano pazienti con tumori del colon e del retto in stadio II ad alto rischio.
I pazienti sono stati trattati ( a scelta del medico e/o del paziente ) con Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( FOLFOX ) o Capecitabina e Oxaliplatino ( CAPOX ) e assegnati in modo casuale a ricevere un trattamento di 3 o 6 mesi.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) e la non-inferiorità del trattamento di 3 mesi è stata definita come un hazard ratio ( HR ) inferiore a 1.2 versus il trattamento di 6 mesi.
Per rilevare questo dato con una potenza dell'80% a un tasso di errore di tipo 1 unilaterale di 0.10, sono stati necessari in totale 542 eventi di sopravvivenza libera da malattia.
Sono stati assegnati in modo casuale 3.273 pazienti eleggibili a un trattamento di 3 o 6 mesi, con il 62% dei pazienti trattato con regime CAPOX e il 38% con regime FOLFOX.
Si sono verificati 553 eventi di sopravvivenza libera da malattia.
La sopravvivenza libera da malattia a 5 anni è stata dell'80.7% e dell'83.9%, rispettivamente, per il trattamento di 3 e 6 mesi ( HR, 1.17; P per la non-inferiorità 0.39 ). Questo ha superato il limite di non-inferiorità di 1.2.
Come nell'analisi di IDEA stadio III, l'effetto della durata è apparso dipendente dal regime chemioterapico, sebbene un test di interazione sia risultato negativo.
L'hazard ratio per il regime CAPOX è stato 1.02 e l'hazard ratio per FOLFOX è stato 1.41.
Sebbene la non-inferiorità non sia stata dimostrata nella popolazione generale, la convenienza, la ridotta tossicità e il costo del regime CAPOX adiuvante per 3 mesi suggeriscono che sia una potenziale opzione per il tumore del colon in stadio II ad alto rischio, se la chemioterapia a base di Oxaliplatino è adatta.
Il contributo relativo dei fattori utilizzati per definire la malattia in stadio II ad alto rischio necessita di una migliore comprensione. ( Xagena2021 )
Iveson TJ et al, J Clin Oncol 2021; 39: 631-641
Gastro2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...