Effetto di esercizio fisico e nutrizione sul completamento della chemioterapia e sulla risposta patologica completa nelle donne con tumore al seno: studio Lifestyle, Exercise, and Nutrition Early After Diagnosis
Il completamento con successo della chemioterapia è fondamentale per migliorare gli esiti del carcinoma mammario.
L’intensità della dose relativa ( RDI ), definita come il rapporto tra chemioterapia somministrata e prescritta, è una misura del completamento della chemioterapia ed è associata alla mortalità per tumore.
L’effetto dell’esercizio fisico e di una dieta sana sull’intensità della dose relativa non è noto.
È stato condotto uno studio randomizzato su un intervento di esercizio fisico e nutrizione sull'intensità della dose relativa e sulla risposta patologica completa ( pCR ) in donne con diagnosi di cancro al seno che iniziavano la chemioterapia.
In tutto 173 donne con tumore al seno in stadio I-III sono state assegnate in modo casuale alle cure abituali ( n=86 ) o a un esercizio fisico a domicilio e un intervento nutrizionale con sessioni di consulenza fornite da dietisti registrati certificati in oncologia ( n=87 ).
Gli aggiustamenti della dose della chemioterapia, i ritardi e la risposta patologica completa sono stati estratti dalle cartelle cliniche elettroniche.
Le partecipanti assegnate in modo casuale all'intervento nutrizionale ed esercizio fisico hanno mostrato miglioramenti maggiori nella qualità dell'esercizio fisico e della dieta rispetto ai pazienti con cure abituali ( P minore di 0.05 ).
L’intensità della dose relativa è stata del 92.9% e del 93.6%, rispettivamente, per l’intervento e per la cure abituali ( P=0.69 ); la percentuale delle pazienti nel gruppo di intervento nutrizionale ed esercizio fisico rispetto alle cure abituali che hanno raggiunto una intensità della dose relativa maggiore o uguale all’85% è stata, rispettivamente, dell’81% e dell’85% ( P=0.44 ).
La percentuale di pazienti che hanno avuto almeno una riduzione della dose e/o un ritardo è stata pari al 38% del gruppo di intervento e al 36% del gruppo di cure abituali ( P=0.80 ).
Tra le 72 donne che hanno ricevuto chemioterapia neoadiuvante, le donne assegnate in modo casuale all'intervento nutrizionale ed esercizio fisico avevano maggiori probabilità di avere una risposta patologica completa rispetto a quelle assegnate in modo casuale alla cure abituali ( 53% vs 28%; P=0.037 ).
Sebbene un intervento di dieta ed esercizio fisico non abbia influenzato l’intensità della dose relativa, l’intervento è stato associato a un risposta patologica completa più elevata nelle pazienti con tumore mammario positivo ai recettori ormonali [ HR-positivo ] / negativo al recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 [ HER2-negativo ] e triplo negativo sottoposte a chemioterapia neoadiuvante. ( Xagena2023 )
Sanft T et al, J Clin Oncol 2023; 41: 5285-5295
Gyne2023 Onco2023
Indietro
Altri articoli
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...
Pembrolizumab più chemioterapia versus sola chemioterapia nel mesotelioma pleurico avanzato non-trattato
Il mesotelioma pleurico si presenta solitamente in uno stadio avanzato e incurabile. La chemioterapia con Platino - Pemetrexed è un...
Pembrolizumab più chemioterapia rispetto a placebo più chemioterapia per il tumore gastrico avanzato HER2-negativo: studio KEYNOTE-859
Gli inibitori di PD-1 combinati con la chemioterapia hanno mostrato efficacia nel tumore gastrico o della giunzione gastro-esofagea. Sono state confrontate...
Mantenimento dell'inibizione PARP con Rucaparib dopo chemioterapia per carcinoma uroteliale metastatico
Esiste un fenotipo di deficit di riparazione del DNA ( DRD ) all'interno di un sottogruppo di carcinomi uroteliali metastatici...
Pembrolizumab più Trastuzumab e chemioterapia per adenocarcinoma della giunzione gastro-esofagea o gastrico HER2-positivo: studio KEYNOTE-811
Le evidenze dell’efficacia del blocco combinato di PD-1 e HER2 con la chemioterapia sulla sopravvivenza libera da progressione ( PFS...
Selinexor orale come terapia di mantenimento dopo chemioterapia di prima linea per il tumore dell'endometrio avanzato o ricorrente
Selinexor ( Nexpovio ) inibisce l'exportina-1 ( XPO1 ) con conseguente accumulo nucleare di proteine oncosoppressori tra cui p53, e...
Qualità di vita correlata alla salute con Nivolumab più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti con tumore della giunzione gastroesofageo / gastrico avanzato o adenocarcinoma esofageo da CheckMate 649
Nello studio CheckMate 649, Nivolumab di prima linea più chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla...
Associazione della metilazione del promotore MGMT con la sopravvivenza nei gliomi a basso grado e anaplastici dopo chemioterapia alchilante
La metilazione del promotore della O6-metilguanina-DNA metiltransferasi ( MGMT; mMGMT ) è predittiva della risposta alla chemioterapia alchilante per i...
Dasatinib con chemioterapia intensiva nella leucemia linfoblastica acuta pediatrica de novo con cromosoma Philadelphia positivo
L'esito dei bambini con leucemia linfoblastica acuta con cromosoma Philadelphia positivo ( Ph-positivo ) è migliorato significativamente con la combinazione...