Efficacia della Talidomide nella prevenzione della nausea e del vomito ritardati indotti dalla chemioterapia altamente emetogena
Sono state esaminate l'efficacia e la sicurezza della Talidomide per la prevenzione della nausea e del vomito ritardati nei pazienti sottoposti a chemioterapia altamente emetogena.
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, con controllo attivo, di fase III, i pazienti naive alla chemioterapia con cancro destinati a ricevere chemioterapia altamente emetogena che conteneva regimi a base di Cisplatino o Ciclofosfamide - Doxorubicina / Epirubincina uguale o superiore a 50 mg/m2 sono stati assegnati casualmente al gruppo Talidomide ( 100 mg due volte al giorno nei giorni da 1 a 5 ) o al gruppo placebo, entrambi con Palonosetron ( Aloxi ) ( 0.25 mg al giorno 1 ) e Desametasone ( 12 mg al giorno 1, 8 mg nei giorni da 2 a 4 ).
L'endpoint primario era la risposta completa al vomito, cioè nessuna emesi o uso di farmaci di salvataggio, nella fase ritardata ( da 25 a 120 ore ).
La nausea e l'anoressia nei giorni da 1 a 5 sono state valutate con la scala di Likert in 4 punti ( 0, nessun sintomo, 3, grave )
La qualità di vita è stata valutata mediante il questionario dell'Organizzazione europea per la ricerca e la cura del cancro QLQ-C30 versione 3 nei giorni -1 e 6.
Su 656 pazienti, 638 erano valutabili: 317 nel gruppo Talidomide e 321 nel gruppo di controllo.
Rispetto al placebo, i tassi di risposta completa al vomito ritardati e complessivi ( da 0 a 120 ore ) sono stati significativamente più alti con Talidomide: 76.9% vs 61.7% ( P minore di 0.001 ) e 66.1% vs 53.3% ( P=0.001 ), rispettivamente.
Anche i tassi di nausea sono stati più alti nel gruppo Talidomide ( ritardata: 47.3% vs 33.3%, P minore di 0.001; complessiva: 41% vs 29.6%, P=0.003 ) e i punteggi medi di anoressia sono stati complessivamente più bassi ( 0.44 vs 0.64; P=0.003 ).
Gli effetti avversi sono stati da lievi a moderati. Il gruppo Talidomide è stato caratterizzato da sedazione, vertigini, stitichezza e secchezza delle fauci aumentate, ma ha avuto una migliore qualità di vita dopo la chemioterapia.
In conclusione, la Talidomide combinata con Palonosetron e Desametasone ha migliorato significativamente la prevenzione di nausea e vomito ritardati indotti da chemioterapia altamente emetogena nei pazienti naive ai chemioterapici. ( Xagena2017 )
Zhang L et al, J Clin Oncol 2017; 35: 3558-3565
Gastro2017 Onco2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...