Fluorouracile e chemioterapia adiuvante dose-dense nei pazienti con cancro al seno in stadio iniziale: studio GIM2
Precedenti analisi dello studio GIM ( Gruppo Italiano Mammella ) 2 hanno dimostrato che l'aggiunta di Fluorouracile ( F ) a Epirubicina, Ciclofosfamide e Paclitaxel ( EC-P ) nelle pazienti con tumore mammario in fase iniziale con linfonodi positivi non migliora l'esito, mentre la chemioterapia dose-dense induce un miglioramento significativo nella sopravvivenza libera da malattia e sopravvivenza globale rispetto a un programma standard.
Sono stati presentati i risultati a lungo termine dello studio.
In questo studio in aperto, randomizzato, di fase 3, sono stati arruolati pazienti di età compresa tra 18 e 70 anni con tumore alla mammella operabile, con linfonodo positivo con ECOG performance status di 0-1 provenienti da 81 ospedali in Italia.
Le pazienti eleggibili sono state assegnate in modo casuale a uno di quattro seguenti gruppi di studio: quattro cicli di EC per via endovenosa a intervalli standard ( Epirubicina 90 mg/m2 e Ciclofosfamide 600 mg/m2 ) il giorno 1 ogni 3 settimane, seguite da quattro cicli di Paclitaxel per via endovenosa ( 175 mg/m2 ) il giorno 1 ogni 3 settimane ( gruppo q3EC-P ); quattro cicli di FEC per via endovenosa ( Fluorouracile 600 mg/m2, Epirubicina 90 mg/m2 e Ciclofosfamide 600 mg/m2 ) il giorno 1 ogni 3 settimane, seguito da quattro cicli di Paclitaxel per via endovenosa ( 175 mg/m2 ) il giorno 1 ogni 3 settimane ( gruppo q3FEC-P ); regime dose-dense EC-P, con le stesse dosi e farmaci del gruppo q3EC-P ma somministrato ogni 2 settimane ( gruppo q2EC-P ); e regime FEC-P dose-dense, con le stesse dosi e farmaci del gruppo q3FEC-P ma somministrato ogni 2 settimane ( q2FEC-P ).
La randomizzazione, è stata effettuata con stratificazione per centro, generando in modo casuale l'assegnazione del trattamento.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) nella popolazione intent-to-treat [ ITT ], confrontando diversi programmi di chemioterapia ( dose-dense vs intervalli di dose standard ) e regime ( FEC-P vs EC-P ).
La popolazione di sicurezza ha incluso tutte le pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di qualsiasi farmaco in studio in base al trattamento ricevuto.
Tra il 2003 e il 2006, 2.091 pazienti sono stati randomizzati al trattamento: 545 a q3EC-P, 544 a q3FEC-P, 502 a q2EC-P e 500 a q2FEC-P.
88 pazienti sono state arruolate in centri che fornivano solo un programma a intervalli standard e sono state assegnate solo a q3FEC-P e q3EC-P; pertanto, 2.091 pazienti sono stati inclusi nell'analisi intention to treat [ ITT ] per il confronto tra EC-P ( 1.047 pazienti ) e FEC-P ( 1.044 pazienti ) e 2.003 pazienti sono stati inclusi nell'analisi ITT per il confronto tra dose-dense ( 1.002 pazienti ) rispetto all'intervallo standard ( 1.001 pazienti ).
Dopo un follow-up mediano di 15.1 anni, la sopravvivenza mediana libera da malattia non è risultata significativamente diversa tra i gruppi FEC-P e EC-P ( 17.09 anni vs non-raggiunta; hazard ratio non-aggiustato 1.12; log rank P=0.11 ).
La sopravvivenza libera da malattia mediana è risultata significativamente più alta nel gruppo di intervallo dose-dense rispetto al gruppo di intervallo standard ( non-raggiunta vs 16.52; 0.77; P=0.0004 ).
Gli eventi avversi di grado 3-4 più comuni sono stati: neutropenia ( 200 su 536 pazienti, 37%, nel gruppo q3EC-P vs 257 su 533, 48%, nel gruppo q3FEC-P vs 50 su 496, 10%, nel gruppo q2EC- P vs 97 su 492, 20% ) e alopecia ( 238, 44%, vs 249, 47%, vs 228, 46%, vs 235, 48% ).
Durante il follow-up esteso, non sono stati segnalati ulteriori eventi avversi di grado 3-4 o decessi correlati a effetti tossici.
Eventi avversi gravi correlati al trattamento sono stati riportati in 9 pazienti ( 2% ) nel gruppo q3EC-P, 7 ( 1% ) nel gruppo q3FEC-P, 9 ( 2% ) nel gruppo q2EC-P e 9 (2 %) nel gruppo q2FEC-P.
Non si sono verificati decessi correlati al trattamento.
I risultati aggiornati dello studio GIM2 supportano il fatto che la chemioterapia adiuvante ottimale per le pazienti con tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio non dovrebbe includere il Fluorouracile e dovrebbe utilizzare un programma dose-dense. ( Xagena2022 )
Del Mastro L et al, Lancet Oncology 2022; 23: 1571-1582
Gyne2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...