I linfociti T specifici svolgono un ruolo nel mantenimento della remissione dopo trattamento con Interferone o chemioterapia nei pazienti con leucemia mieloide cronica
Nonostante si dica che il sistema immunitario sia coinvolto nel controllo della crescita tumorale, le evidenze di una risposta immunitaria contro i tumori nell’uomo sono ancora insufficienti.
Sia il trapianto del midollo osseo allogenico che la terapia a base di Interferone alfa2b (IFN alfa2b) sono in grado di produrre una remissione completa della leucemia mieloide cronica (CML).
Rimane sconosciuto il meccanismo per il quale la malattia non si manifesta dopo trattamento.
Ricercatori dell’Anderson Cancer Center di Houston (Usa), che avevano precedentemente dimostrato che un peptide derivato dalla proteinasi 3, PR1, rappresentava un potenziale target per le cellule T specifiche per CML, hanno studiato 38 pazienti affetti da leucemia mieloide cronica.
Questi pazienti sono stati sottoposti a trapianto di midollo osseo, IFN-alfa2b o a chemioterapia.
E’ stata osservata una forte correlazione tra presenza di cellule T specifiche per PR1 e le risposte cliniche dopo Interferone o trapianto allogenico.
Questa è la prima dimostrazione del ruolo svolto dalle cellule T nel mantenere la remissione nei pazienti con leucemia mieloide cronica.
(Molldrem J et al, Nat Med 2000; 6: 1018-1023)
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