Ivemend nel trattamento della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia
Ivemend, il cui principio attivo è Fosaprepitant ( 115 mg ), è un antiemetico e trova impiego insieme ad altri medicinali per prevenire nausea e vomito indotti dalla chemioterapia negli adulti.
Ivemend risulta efficace nelle chemioterapie con Cisplatino ( ad alto potenziale emetogeno ) e in chemioterapie moderatamente emetogene ( a base di Ciclofosfamide, Doxorubicina o Epirubicina ).
Ivemend rende la chemioterapia più tollerabile per il paziente.
Ivemend è una polvere per la preparazione di una soluzione per infusione. E’ somministrato in infusione della durata di 15 minuti mezz'ora prima dell'inizio della chemioterapia il primo giorno di chemioterapia.
Il medicinale deve essere somministrato sempre in associazione con altri farmaci che impediscono nausea e vomito, fra cui un corticosteroide ( come il Desametasone) e un antagonista 5HT3 ( come Ondansetron ).
Il paziente deve continuare a ricevere il trattamento per prevenire nausea e vomito per via orale per altri 2 o 3 giorni dopo la somministrazione di Ivemend.
Il principio attivo contenuto in Ivemend, Fosaprepitant, è un profarmaco di Aprepitant: ovverosia si converte in Aprepitant nell'organismo.
Aprepitant è un antagonista del recettore della neurochinina 1 ( NK1 ), che impedisce a una sostanza chimica presente nell'organismo, detta sostanza P, di legarsi ai recettori NK1. Quando la sostanza P si lega a questi recettori, insorgono nausea e vomito. Bloccando i recettori, Ivemend può prevenire nausea e vomito che sopravvengono spesso durante e dopo la chemioterapia.
Aprepitant è stato autorizzato nell'Unione europea ( UE ) con il nome di Emend nel 2003.
Per l’autorizzazione alla commercializzazione, Merck Sharp & Dohme ( MSD ) ha fornito informazioni volte a dimostrare che un'infusione di Ivemend da 115 mg produce nell'organismo una quantità di Aprepitant analoga a quella di una caspula di Emend da 125 mg, nonché informazioni ricavate da studi in cui sono state somministrate capsule di Emend da 125 mg il primo giorno di chemioterapia.
Due studi hanno interessato un totale di 1 094 adulti trattati con chemioterapia che comprendeva Cisplatino, mentre un altro studio ha interessato 866 pazienti affetti da tumore alla mammella, trattati con Ciclofosfamide, con o senza Doxorubicina o Epirubicina.
I tre studi hanno confrontato Emend, assunto in combinazione con Desametasone e Ondansetron, con la combinazione standard di Desametasone e Ondansetron. Il principale indicatore di efficacia era la percentuale di pazienti che hanno sofferto di nausea e vomito nei 5 giorni successivi al trattamento chemioterapico.
Poiché Emend in capsule da 125 mg e Ivemend producono livelli equivalenti di Aprepitant nell'organismo, i benefici osservati per Emend somministrato il primo giorno di chemioterapia possono essere trasposti a Ivemend.
Gli studi hanno dimostrato che l'aggiunta di Emend alla combinazione standard era più efficace della combinazione standard da sola. Considerando unitamente i risultati dei due studi relativi al Cisplatino, il 68% dei pazienti che assumevano Emend non presentavano sintomi di nausea o vomito per 5 giorni ( 352 su 520 ), rispetto al 48% dei pazienti che non assumevano il medicinale ( 250 su 523 ). Nello studio con chemioterapia con moderati effetti emetici, il 51% dei pazienti che assumevano Emend non accusavano nausea o vomito ( 220 su 433 ), rispetto al 43% dei pazienti che non assumevano il medicinale ( 180 su 424 ).
Gli effetti indesiderati più comuni riscontrati con Ivemend ( osservati in 1-10 pazienti su 100 ) sono: aumento degli enzimi epatici, cefalea, vertigini, singhiozzo, stitichezza, diarrea, dispepsia, eruttazione, perdita di appetito, astenia o affaticamento, indurimento e dolore del punto di infusione.
Ivemend non deve essere somministrato a soggetti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) a Fosaprepitant, Aprepitant, Polisorbato 80 o a uno qualsiasi degli altri componenti. Non deve essere somministrato in concomitanza con i seguenti medicinali: Pimozide ( usato per il trattamento di malattie mentali ); Terfenadina, Astemizolo ( solitamente usati nel trattamento dei sintomi allergici ); Cisapride ( impiegato per alleviare alcuni problemi di stomaco ).
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) ha stabilito che i benefici di Ivemend sono superiori ai suoi rischi nella prevenzione di nausea e vomito acuti e ritardati, associati a un regime chemioterapico antitumorale altamente emetogeno basato su Cisplatino, come pure nella prevenzione di nausea e vomito associati a un regime chemioterapico antitumorale moderatamente emetogeno. ( Xagena2010 )
Fonte: EMEA, 2010
Farma2010 Gastro2010 Onco2010
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...