La combinazione Bortezomib e chemioterapia è altamente attiva nella leucemia linfoblastica acuta avanzata da precursori delle cellule B
La terapia della leucemia linfoblastica acuta pediatrica, recidivata, è ostacolata da bassi tassi di remissione e alta tossicità, soprattutto nella seconda e nelle successive recidive.
Uno studio di fase 1 ( T2005-003 ) ha mostrato che la combinazione di Bortezomib ( Velcade ) con Vincristina, Desametasone, Asparaginasi pegilata e Doxorubicina ha una tossicità accettabile.
E’ stata riportata la fase 2 di espansione di tale combinazione in pazienti con leucemia linfoblastica acuta in recidiva dopo fallimento di 2-3 precedenti regimi terapeutici.
Nello studio, 22 pazienti con leucemia linfoblastica acuta, recidivata, sono stati trattati con Bortezomib in combinazione con questo regime; i pazienti avevano un’età compresa tra 1 e 22 anni e leucemia linfoblastica acuta da precursori di cellule B ( n=20 ) o leucemia linfoblastica acuta a cellule T ( n=2 ).
La neuropatia periferica di grado 3 si è sviluppata in 2 ( 9% ) pazienti.
Dopo il decesso di 3 pazienti per infezione batterica, il trattamento di profilassi con Vancomicina, Levofloxacina e Voriconazolo non ha comportato una ulteriore mortalità per cause infettive negli ultimi 6 pazienti.
Nello studio, 14 pazienti hanno raggiunto remissione completa e 2 remissione completa senza recupero piastrinico, per un tasso di risposta generale del 73%, incontrando i criteri predefiniti per la chiusura precoce dello studio.
Pazienti con precursori delle cellule B hanno raggiunto i migliori risultati, con 16 pazienti su 20 ( 80% ) con risposta completa più risposta completa senza recupero piastrinico, mentre i 2 pazienti con leucemia linfoblastica acuta a cellule T non hanno risposto.
In conclusione, questa combinazione di Bortezomib con chemioterapia è attiva nella leucemia linfoblastica acuta da cellule B; la profilassi antibiotica potrebbe essere utile nel ridurre la mortalità. ( Xagena2012 )
Messinger YH et al, Blood 2012; 120: 285-290
Emo2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...