L'Acido alfa-Lipoico orale non previene la neuropatia periferica indotta da chemioterapia con regimi contenenti Cisplatino o Oxaliplatino
La neuropatia periferica indotta dalla chemioterapia è spesso un fattore limitante la dose nel trattamento antitumorale e può causare dolore e perdita irreversibile della funzione nei sopravvissuti a tumore.
E' stato valutato se l'Acido alfa-Lipoico ( ALA ) sia in grado di diminuire la gravità dei sintomi della neuropatia periferica nei pazienti sottoposti a chemioterapia a base di Platino.
I pazienti oncologici di 18 anni o più sono stati selezionati casualmente per ricevere 600 mg di Acido alfa-Lipoico o un placebo tre volte al giorno per via orale per 24 settimane durante il trattamento con regimi chemioterapici comprendenti Cisplatino o Oxaliplatino.
La neuropatia è stata misurata mediante la scala FACT/GOG-Ntx ( Functional Assessment of Cancer Therapy/Gynecologic Oncology Group-Neurotoxicity ) e i criteri CTCAE ( Common Toxicity Criteria for Adverse Events ) NCI per gli eventi avversi neurotossici.
I risultati dei test funzionali a tempo e della scala BPI ( Brief Pain Inventory ) erano endpoint secondari.
Settanta pazienti su 243 ( 29% ) hanno completato lo studio ( 24 settimane ).
Sia il braccio Acido alfa-Lipoico che il braccio placebo avevano un tasso di abbandono paragonabile.
Non sono state trovate differenze statisticamente significative tra il gruppo Acido alfa-Lipoico e il gruppo placebo per i punteggi FACT/GOG-Ntx, i punteggi BPI e gli esiti funzionali dei pazienti.
In conclusione, la somministrazione orale di Acido alfa-Lipoico è risultata inefficace nella prevenzione della neurotossicità causata da Oxaliplatino o Cisplatino.
Gli elevati tassi di abbandono dovuti alla scarsa compliance dei pazienti e alle modalità di somministrazione del dosaggio in questo studio hanno dimostrato una mancanza di fattibilità per questo intervento.
I futuri studi per esplorare l' Acido alfa-Lipoico come agente neuroprotettivo dovrebbero tenere conto delle barriere affrontate in questo studio. ( Xagena2014 )
Guo Y et al, Support Care Cancer 2014; 22: 1223-1231
Neuro2014 Onco2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...