Mantenimento con Pembrolizumab versus placebo dopo chemioterapia di prima linea nei pazienti con tumore uroteliale metastatico
La chemioterapia a base di Platino per il trattamento di prima linea del tumore uroteliale metastatico viene generalmente somministrata per una durata fissa, seguita dall'osservazione fino a progressione.
La terapia di mantenimento con blocco di PD-1 al momento della sospensione della chemioterapia può essere interessante per ragioni meccanicistiche e pragmatiche.
Sono stati arruolati pazienti con tumore uroteliale metastatico che hanno raggiunto almeno la malattia stabile durante la chemioterapia di prima linea a base di Platino.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale in doppio cieco a passare al mantenimento con Pembrolizumab ( Keytruda ) 200 mg per via endovenosa una volta ogni 3 settimane rispetto al placebo per un massimo di 24 mesi.
I pazienti con progressione della malattia trattati con placebo potevano passare a Pembrolizumab.
L'obiettivo primario era determinare la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
Gli obiettivi secondari includevano la determinazione della sopravvivenza globale ( OS ) e gli esiti del trattamento in base al punteggio CPS ( punteggio combinato di positività; espressione di PD-L1 ).
Tra il 2015 e il 2018, 108 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Pembrolizumab ( n=55 ) oppure a placebo ( n=53 ).
Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) è stato del 23% con Pembrolizumab e del 10% con placebo.
Eventi avversi di grado 3-4 emersi dal trattamento si sono verificati nel 59% dei pazienti trattati con Pembrolizumab e nel 38% dei pazienti trattati con placebo.
La sopravvivenza libera da progressione è stata significativamente più lunga con il mantenimento a base di Pembrolizumab rispetto al placebo ( 5.4 mesi vs 3.0 mesi; hazard ratio, HR=0.65; log-rank P=0.04; test di massima efficienza P=0.039 ).
La sopravvivenza globale mediana è stata di 22 mesi con Pembrolizumab e 18.7 mesi con placebo.
Non vi è stata alcuna interazione significativa tra punteggio CPS ( espressione di PD-L1 ) maggiore o uguale a 10 e braccio di trattamento per la sopravvivenza libera da progressione o la sopravvivenza globale.
Il mantenimento con Pembrolizumab porta a ulteriori risposte obiettive nei pazienti che raggiungono una malattia almeno stabile con la chemioterapia di prima linea a base di Platino e prolunga la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico. ( Xagena2020 )
Galsky MD et al, J Clin Oncol 2020; 38: 1797-1806
Uro2020 Onco2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...