Modelli di attività fisica e relazioni con la funzione cognitiva nei pazienti con tumore al seno prima, durante e dopo la chemioterapia


L'attività fisica è un intervento promettente per il declino cognitivo correlato al tumore, ma la ricerca che ne valuta l'uso durante la chemioterapia è limitata.
Uno studio ha esaminato i modelli di attività fisica prima, durante e dopo la chemioterapia nelle pazienti con cancro al seno, e l'associazione tra attività fisica e funzione cognitiva.

In uno studio di coorte prospettico a livello nazionale, è stata valutata l'attività fisica ( misura della attività fisica dell’Aerobics Center Longitudinal Study ) e il funzionamento cognitivo percepito e misurato oggettivamente ( misure di Functional Assessment of Cancer Therapy-Cognitive, Delayed Match to Sample, e Rapid Visual Processing ) alla pre-chemioterapia ( T1 ), post-chemioterapia ( T2 ) e 6 mesi post-chemioterapia ( T3 ) nelle pazienti con tumore al seno e controlli senza tumore, di pari età in momenti temporali equivalenti.

I modelli lineari a effetti misti ( LMM ), longitudinali, hanno caratterizzato i cambiamenti di attività fisica nel tempo tra pazienti e controlli, aggiustando per fattori demografici e clinici.
I modelli LMM hanno ulteriormente stimato il ruolo della attività fisica pre-chemioterapia e dei cambiamenti nella attività fisica durante la chemioterapia sui cambiamenti cognitivi nel tempo.

Sono stati inclusi pazienti con tumore alla mammella in stadio I-IIIC ( n=580; età media=53.4 anni ) e controlli ( n=363; età media=52.6 anni ).
Un terzo dei pazienti ha soddisfatto le linee guida nazionali sulla attività fisica a T1 ( pre-chemioterapia ), scendendo al 21% a T2 ( post-chemioterapia ) prima di salire al 37% a T3 ( post-chemioterapia a 6 mesi ).
I modelli LMM hanno rivelato cali di attività fisica da T1 a T2 nei pazienti rispetto ai controlli ( tutti P minore di 0.001 ).

I pazienti che soddisfacevano le linee guida a T1 hanno dimostrato nel tempo punteggi cognitivi migliori sul Functional Assessment of Cancer Therapy-Cognitive and Rapid Visual Processing ( tutti P minore di 0.05 ), con modelli simili di funzione cognitiva misurata oggettivamente come controlli.

Nei pazienti, una maggiore attività fisica da moderata a vigorosa nel momento temporale precedente è risultata significativamente associata a migliori traiettorie cognitive ( tutti P minore di 0.05 ) e l'aderenza alle linee guida della attività fisica durante la chemioterapia è stata associata a una migliore attività cognitiva auto-riferita ( P minore di 0.01 ).

Questo studio nazionale ha dimostrato che il mantenimento della attività fisica prima e durante la chemioterapia è associato a una migliore funzione cognitiva immediatamente e 6 mesi dopo il completamento della chemioterapia. ( Xagena2021 )

Salerno EA et al, J Clin Oncol 2021; 39: 3283-3292

Gyne2021 Onco2021



Indietro

Altri articoli



La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...



E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...


L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...



Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...


Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...


La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...