Plerixafor è superiore alla chemioterapia convenzionale per la mobilizzazione delle cellule staminali di prima linea, efficace anche in pazienti pesantemente pretrattati
Lo studio PHANTASTIC ha messo a confronto Plerixafor ( Mozobil ) in prima linea con il fattore stimolante le colonie di granulociti ( G-CSF ) in 98 pazienti affetti da mieloma e linfoma con 151 controlli mobilizzati dalla chemioterapia convenzionale più G-CSF.
11 pazienti hanno sviluppato sintomi transitori lievi probabilmente correlati a Plerixafor.
Non sono stati osservati eventi avversi gravi.
70 pazienti ( 71% ) mobilizzati con Plerixafor hanno raggiunto 4 o più x 106 cellule CD34+/kg in due o meno aferesi e nessuna neutropenia ( meno di 1.0 x 109/l ).
Questo è risultato significativamente superiore ai 48 pazienti ( 32% ) dei 151 pazienti di controllo mobilizzati con chemioterapia più G-CSF che hanno raggiunto questo endpoint ( P minore di 0.001 ).
96 pazienti ( 98% ) mobilizzati con Plerixafor hanno raggiunto 2 o più x 106 cellule CD34+/kg entro una fase di raccolta rispetto a 114 controlli ( 75%, P=0.001 ).
I tempi di attecchimento e l’esito a 12 mesi sono stati paragonabili in entrambi i gruppi.
I controlli che hanno mobilizzato più di 2.0 o più di 4.0 x 106 cellule CD34+/kg hanno avuto punteggi significativamente più bassi rispetto ai fallimenti nella mobilizzazione ( P=0.002 ), ma questo rapporto non è stato osservato per i pazienti mobilizzati con Plerixafor.
Plerixafor è un agente di mobilizzazione più efficace e meno tossico rispetto alla chemioterapia convenzionale ( in particolare in pazienti pesantemente pretrattati ), con esito conseguente comparabile, e merita considerazione come standard di cura di prima linea per la mobilizzazione delle cellule staminali. ( Xagena2014 )
Clark RE et al, Blood Cancer Journal 2014;4:e255
Emo2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...