Rischio di secondo tumore dopo chemioterapia per il linfoma di Hodgkin


E' stato studiato il rischio a lungo termine di un secondo tumore maligno primario dopo chemioterapia per il linfoma di Hodgkin in una coorte molto più grande rispetto a quelle fino ad ora studiate.

Sono stati seguiti 5.798 pazienti con linfoma di Hodgkin trattati con chemioterapia in Gran Bretagna nel periodo 1963-2001, dei quali 3.432 sottoposti anche a radioterapia, per valutare i rischi di un secondo tumore maligno primario rispetto alle aspettative della popolazione generale.

Secondi tumori si sono verificati in 459 partecipanti della coorte.

Il rischio relativo ( RR ) di un secondo tumore è aumentato dopo la sola chemioterapia ( RR=2.0 ), ma è stato molto più basso rispetto alle terapie combinate ( RR=3.9 ).

Dopo la chemioterapia da sola, ci sono stati rischi significativamente più elevati di tumore ai polmoni, linfoma non-Hodgkin e leucemia, ognuno dei quali ha contribuito in maniera simile al maggiore rischio assoluto.
Dopo modalità combinate, sono stati evidenziati maggiori rischi di questi e molti altri tipi di tumore.

Il picco di rischio di un secondo tumore si è collocato tra i 5 e i 9 anni dopo la chemioterapia da sola, ma è rimasto maggiore per 25 anni e oltre dopo le modalità combinate.

Il rischio è rimasto maggiore dopo ogni regime chemioterapico con l'eccezione, in base a limitati numeri e follow-up, di Adriamicina, Bleomicina, Vinblastina e Dacarbazina.

Le relazioni tra età e decorso del tumore al polmone differivano tra sola chemioterapia e modalità combinate.

In conclusione, sebbene la chemioterapia da sola sia associata a un maggiore rischio di sviluppo di un secondo tumore, questo rischio è inferiore e colpisce un minor numero di sedi anatomiche rispetto alle modalità combinate, ed è lieve in assoluto dopo 15 anni di follow-up.
Il meccanismo eziologico del tumore al polmone può differire tra chemioterapia e radioterapia. ( Xagena2011 )

Swerdlow AJ et al, J Clin Oncol 2011; 29: 4096-4104


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