Rischio di tossicità vascolare con chemioterapia a base di Platino nei pazienti anziani con cancro della vescica
La chemioterapia a base di Platino è ampiamente usata per il cancro della vescica, ma è associata a tossicità vascolare, soprattutto a tromboembolia.
È stata valutata la tossicità vascolare a breve termine ( meno di 1 anno ) e a medio termine ( da 2 a 5 anni ) degli agenti del Platino nei pazienti più anziani con carcinoma della vescica.
Sono stati identificati i beneficiari Medicare da 66 a 94 anni con diagnosi di cancro alla vescica in fase II-III nel periodo 1998-2007 nel database SEER-Medicare.
È stata misurata l'associazione tra chemioterapia a base di Platino ed eventi vascolari ( tromboembolici e non-tromboembolici ).
Il campione comprendeva 5.057 pazienti, di cui il 21.3% ha ricevuto chemioterapia a base di Platino.
I pazienti trattati con chemioterapia a base di Platino avevano più probabilità di essere più giovani e di sesso maschile, con meno comorbidità rispetto a quelli che non hanno ricevuto alcuna chemioterapia.
Durante il primo anno dopo la diagnosi i pazienti che hanno ricevuto chemioterapia a base di Platino avevano un più alto rischio di un evento tromboembolico ( 19.8% vs 11.6%, hazard ratio aggiustato, aHR=1.43 ), rispetto a coloro che non hanno ricevuto la chemioterapia.
La probabilità di avere un esito tromboembolico è risultata simile sia con la chemioterapia a base di Cisplatino ( 21.1%, aHR=1.56 ) sia a base di Carboplatino ( 18.9%, aHR=1.35 ).
Nel corso degli anni da 2 a 5 dopo la diagnosi non vi è stata alcuna associazione significativa tra la chemioterapia a base di Platino e rischio di eventi tromboembolici.
Il rischio di eventi vascolari non-tromboembolici non è aumentato con la chemioterapia a base di Platino in entrambi i periodi.
In conclusione, i pazienti trattati con chemioterapia a base di Platino erano a più alto rischio di tromboembolia, ma non di altri eventi vascolari, in particolare nel primo anno dopo la diagnosi.
Il rischio di tromboembolia è stato simile per Cisplatino e Carboplatino. ( Xagena2016 )
Gupta A et al, J Urology 2016; 195: 33-40
Uro2016 Onco2016 Cardio2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...