Terapia a base di Bevacizumab con o senza Erlotinib dopo completamento della chemioterapia, con Bevacizumab per il trattamento di prima linea del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule avanzato
È stato condotto uno studio di fase III ( ATLAS ) per valutare il potenziale beneficio di aggiungere la terapia di mantenimento con Erlotinib ( Tarceva ) a Bevacizumab ( Avastin ) dopo un regime di chemioterapia di prima linea con Bevacizumab per il carcinoma del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato.
Nello studio, 1145 pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule confermato per via istologica o citologica ( stadio IIIB con effusione pleurica maligna, stadio IV o ricorrente ) hanno ricevuto 4 cicli di chemioterapia più Bevacizumab.
In totale, 743 pazienti senza progressione della malattia o tossicità significativa sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a Bevacizumab ( 15 mg/kg, giorno 1, ciclo di 21 giorni ) più placebo o Erlotinib ( 150 mg al giorno ).
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione.
La sopravvivenza mediana libera da progressione dal momento della randomizzazione è stata pari a 3.7 mesi con Bevacizumab più placebo e 4.8 mesi con Bevacizumab più Erlotinib ( hazard ratio [ HR ], 0.71; P inferiore a 0.001 ).
I tempi di sopravvivenza generale mediana dalla randomizzazione sono stati di 13.3 e 14.4 mesi con, rispettivamente, Bevacizumab più placebo e Bevacizumab più Erlotinib ( HR=0.92; P=0.5341 ).
Durante la fase post-chemioterapia, si sono verificati più eventi avversi generali, più eventi avversi di grado 3 e 4 ( soprattutto rash e diarrea ), più eventi avversi gravi e più eventi avversi che hanno portato alla sospensione di di Erlotinib / placebo nel gruppo Bevacizumab più Erlotinib versus quello Bevacizumab più placebo.
L’incidenza di eventi avversi che hanno portato alla sospensione di Bevacizumab è risultata simile in entrambi i bracci di trattamento.
In conclusione, l’aggiunta di Erlotinib a Bevacizumab ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione ma non la sopravvivenza generale.
Benché generalmente ben tollerato, l’impatto modesto sulla sopravvivenza e l’aumento di tossicità associati all’aggiunta di Erlotinib al mantenimento con Bevacizumab significa che questo regime di mantenimento a due farmaci non porta a un nuovo standard di cura post-chemioterapia. ( Xagena2013 )
Johnson BE et al, J Clin Oncol 2013; 31: 3926-3934
Onco2013 Pneumo2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...