Tumore alla mammella localmente avanzato HER2+: chemioterapia neoadiuvante con Trastuzumab seguita da Trastuzumab adiuvante versus solo terapia neoadiuvante
L'anticorpo monoclonale Trastuzumab ( Herceptin ) ha prodotto benefici riguardo alla sopravvivenza quando somministrato con chemioterapia a pazienti con cancro al seno in stadio precoce, operabile e metastatico con HER2 iperespresso o amplificato.
I Ricercatori dell'Istituto dei Tumori di Milano, in Italia, hanno coordinato uno studio, denominato NOAH, per valutare la sopravvivenza libera da eventi in pazienti con tumore mammario HER2-positivo, localmente avanzato, o tumore del seno infiammatorio in trattamento con chemioterapia neoadiuvante con o senza un anno di Trastuzumab.
Il confronto ha interessato il gruppo Trastuzumab, somministrato come trattamento neoadiuvante e adiuvante ( n=117 ) e il gruppo senza Trastuzumab ( n=118 ).
Il regime di chemioterapia neoadiuvante comprendeva: Doxorubicina, Paclitaxel, Ciclofosfamide, Metotrexato e Fluorouracile.
La randomizzazione è stata effettuata con un programma computerizzato e con la tecnica di minimizzazione, tenendo conto di area geografica, stadio della malattia e stato del recettore ormonale.
I Ricercatori sono stati informati del gruppo di assegnazione.
Una coorte parallela di 99 pazienti con malattia HER2-negativa è stata inclusa e trattata con lo stesso regime chemioterapico.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da eventi.
E’stata condotta un'analisi intention to treat.
Trastuzumab ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da eventi nei pazienti con carcinoma mammario HER2+ ( sopravvivenza libera da eventi a 3 anni: 71%; n=36 eventi con Trastuzumab, versus 56%; n=51 eventi senza Trastuzumab; hazard ratio, HR=0.59; p=0.013 ).
Trastuzumab è risultato ben tollerato e, nonostante la concomitante somministrazione di Doxorubicina, solo 2 pazienti ( 2% ) hanno sviluppato insufficienza cardiaca sintomatica.
Entrambi hanno risposto ai farmaci cardiaci.
In conlusione, l'aggiunta di Trastuzumab neoadiuvante o adiuvante a chemioterapia neoadiuvante dovrebbe essere presa in considerazione per le donne con tumore alla mammella localmente avanzato o infiammatorio HER2+ con l’obiettivo di migliorare la sopravvivenza libera da eventi, la sopravvivenza, e le risposte tumorali cliniche e patologiche. ( Xagena2010 )
Gianni L et al, Lancet 2010; 375: 377-384
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