Veliparib in combinazione con chemioterapia a base di Platino per il trattamento di prima linea del tumore polmonare a cellule squamose avanzato
Il tumore polmonare squamoso non-a-piccole cellule ( sqNSCLC ) è geneticamente complesso con evidenza di danno al DNA.
Uno studio di fase III ha studiato l'efficacia e la sicurezza dell'inibitore PARP ( poli-ADP-ribosio polimerasi ) Veliparib in combinazione con la chemioterapia convenzionale per il tumore sqNSCLC in fase avanzata.
I pazienti di età maggiore o uguale a 18 anni con tumore sqNSCLC avanzato non-trattato sono stati assegnati in modo casuale a Carboplatino e Paclitaxel con Veliparib 120 mg due volte al giorno o placebo due volte al giorno per un massimo di 6 cicli.
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale ( OS ) nel braccio Veliparib rispetto al braccio di controllo nei fumatori attuali, sulla base dei risultati di fase II.
Sono stati forniti campioni di tumore d'archivio per l'analisi dei biomarcatori utilizzando un classificatore istologico di espressione di 52 geni ( LP52 ).
Complessivamente, 970 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Carboplatino e Paclitaxel più Veliparib ( n=486 ) o placebo ( n=484 ); il 57% erano fumatori attuali.
Non vi è stato alcun beneficio significativo in termini di sopravvivenza globale con Veliparib nei fumatori attuali, con la sopravvivenza mediana globale pari a 11.9 contro 11.1 mesi ( hazard ratio, HR=0.905; P=0.266 ).
Nella popolazione complessiva, la sopravvivenza globale ha favorito Veliparib; la sopravvivenza globale mediana è stata di 12.2 contro 11.2 mesi ( HR=0.853 ), senza differenze nella sopravvivenza libera da progressione ( mediana 5.6 mesi per braccio ).
Nei pazienti con campioni tumorali valutabili con biomarcatore ( n=360 ), la sopravvivenza globale ha favorito Veliparib nella popolazione LP52-positiva ( mediana 14.0 vs 9.6 mesi; HR=0.66 ), ma ha favorito il placebo nella popolazione LP52-negativa ( mediana 11.0 vs 14.4 mesi ).
Non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza nel braccio sperimentale.
Nei fumatori attuali con tumore sqNSCLC avanzato, non vi è stato alcun beneficio terapeutico nell'aggiungere Veliparib alla chemioterapia di prima linea.
La firma LP52 può identificare un sottogruppo di pazienti che potrebbero trarre beneficio da Veliparib con la chemioterapia. ( Xagena2021 )
Ramalingam SS et al, J Clin Oncol 2021; 39: 3633-3644
Pneumo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...