Venetoclax combinato con chemioterapia di induzione nei pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi
Venetoclax ( Venclyxto ) in combinazione con la chemioterapia intensiva si è dimostrato sicuro con un'attività promettente nei pazienti in buone condizioni con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi.
È stata confrontata l'attività di Venetoclax più chemioterapia intensiva con la sola chemioterapia intensiva.
È stata condotta un'analisi post-hoc abbinata per punteggio di propensione di studi clinici prospettici nei pazienti presso l'MD Anderson Cancer Center dell'Università del Texas ( Stati Uniti ) tra il 2010 e il 2021.
I pazienti idonei avevano un'età pari o superiore a 18 anni e avevano una leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi o una sindrome mielodisplastica ad alto rischio e sono stati trattati nell'ambito di studi che incorporavano analoghi delle purine con un'antraciclina e Citarabina con Venetoclax più chemioterapia intensiva o con la sola chemioterapia intensiva.
I pazienti della coorte Venetoclax più chemioterapia intensiva sono stati abbinati ai pazienti della coorte di chemioterapia intensiva.
La risposta morfologica e la malattia residua misurabile ( MRD ) sono state valutate mediante aspirazione e biopsia del midollo osseo e citometria a flusso multiparametrica a otto colori.
Gli obiettivi primari erano il tasso di risposta completa composita negativa per malattia MRD e l'incidenza cumulativa di transizione al trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche ( HSCT ).
Tutti i pazienti che hanno avuto una risposta entro due cicli di trattamento ( induzione e re-induzione ) sono stati inclusi nelle analisi.
Gli obiettivi secondari includevano la valutazione della sopravvivenza libera da eventi e sopravvivenza globale.
La coorte abbinata per propensione ha incluso 279 pazienti ( età mediana 49 anni; 131, 47%, erano uomini e 148, 53%, erano donne ); 85 nella coorte Venetoclax più chemioterapia intensiva e 194 nella coorte di chemioterapia intensiva.
Dopo un follow-up mediano di 30 mesi, 64 dei 74 pazienti ( 86% ) nella coorte Venetoclax più chemioterapia intensiva hanno avuto un tasso di risposta completa composita MRD-negativo rispetto a 86 su 140 pazienti, 61%, nella coorte di chemioterapia intensiva ( odd ratio, OR=3.2; P=0.0028 ).
L'incidenza cumulativa complessiva di trapianto HSCT allogenico nei pazienti che hanno risposto è stata maggiore con Venetoclax più chemioterapia intensiva rispetto alla chemioterapia intensiva ( 79% vs 57%; hazard ratio. HR=1.52; P=0.012 ).
Venetoclax più chemioterapia intensiva ha migliorato la sopravvivenza libera da eventi ( mediana non-raggiunta vs 14.3 mesi; HR=0.57; P=0.030 ), ma la sopravvivenza globale non è variata significativamente tra le due coorti ( mediana non-raggiunta vs 32 mesi; HR=0.63; P=0.13 ).
Venetoclax, combinato con la chemioterapia di induzione intensiva, ha indotto profonde remissioni MRD-negative, consentendo il passaggio al trapianto HSCT allogenico nella prima remissione e un miglioramento della sopravvivenza libera da eventi.
Questi risultati hanno evidenziato il vantaggio incrementale di Venetoclax aggiunto alla chemioterapia di induzione intensiva in tutti i gruppi di rischio European LeukemiaNet. ( Xagena2022 )
Lachowiez CA et al, Lancet Haematology 2022; 9: 350-360
Emo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sacituzumab Govitecan in combinazione con Pembrolizumab per i pazienti con tumore uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino: TROPHY-U-01 Cohort 3
Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...